Un lettore ci scrive:
«Le soprintendenze hanno a volte comportamenti curiosi. A Macerata nelle Marche sembra che il problema maggiore sia rimettere in funzione il meccanismo dellorologio della Torre civica che nellOttocento faceva girare le statuine lignee della Madonna, dei Magi e dellarcangelo Gabriele. Il ripristino, per il quale la Fondazione Carima ha già stanziato 100mila euro, comporta la rimozione della lapide a Vittorio Emanuele II sulla Torre, operazione soggetta al parere del soprintendente. Ma la soprintendenza sembra favorevole alla rimozione della lapide risorgimentale, anche se ormai costituisce unimmagine consolidata della Torre maceratese.
Poco lontano, a San Severino Marche, il ministero per i Beni Culturali, con tanto di decreto, ha deciso invece di conservare, come edificio monumentale, un modestissimo bagno pubblico di vago stile Liberty, ritenendolo di grande pregio, ancorché privato della sua funzione originaria.
Suggerimento: perché non collocare i pupi dentro lex bagno pubblico di San Severino?»
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