da Milano
«È una mission impossible. Non mi resta che ispirarmi a Obama nella sua incredibile ascesa». A Pupo, si sa, piace lanciarsi in imprese disperate. Sceglie una battuta sulle primarie americane per parlare del suo prossimo gioco dazzardo: tornare stasera su Raiuno, in prima serata, con il programma Chi fermerà la musica, show preparato in soli tre giorni per sostituirlo a Uomo e gentiluomo, chiuso per scarsi ascolti. «È un ritorno impegnativo e rischioso anche se in questo programma credo molto - spiega il cantante - Certo, sarebbe stato meglio avere una collocazione studiata con più calma: andiamo in onda con una preparazione di pochissimi giorni contro la corazzata Cesaroni che, malgrado la fede romanista di Claudio Amendola, mi ricorda più lInter: non perde mai». «Non è una gara contro Canale 5 ma - sottolinea - contro noi stessi: se il programma viene bene come la puntata pilota andata in onda a dicembre potremo far guadagnare a Raiuno qualche spettatore rispetto alle settimane precedenti».
Finalmente conduce uno show dedicato alla musica, la sua vita. «Sì, in quel programma cè molto di me. E sono contento che la musica stia trovando una nuova strada in televisione: la gente ha voglia si sfogarsi, di cantare, di guardare gente che canta. Quelli che decidono i programmi finalmente lhanno capito. E poi ora i talenti non si coltivano più nelle case discografiche». Certo in uno show come il karaoke ci si basa più sui dilettanti allo sbaraglio che sul talento: «Non proprio... si vincono 50mila euro e quindi i concorrenti ci mettono tutto il loro impegno».
Pupo è rammaricato per la sospensione del programma della Carlucci. «Milly è bravissima, sono cose che capitano.
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