«Purtateme sti rrose» è il libero adattamento, ad opera di Carlo Alighiero, di «Due dozzine di rose scarlatte», celebre commedia di Aldo De Benedetti in scena domani alle 21 al Teatro Manzoni. Aldo De Benedetti, nato a Roma nel 1892, è uno dei più grandi autori di commedie, capace di divertire e interessare il pubblico in ogni momento, con la malizia del suo dialogo, labilità e la grazia con la quale ha disegnato i suoi personaggi e con la quale ha ricamato le sue rose scarlatte.
Rappresentata per la prima volta nel 1935 e tradotta in 27 lingue, «Due dozzine di rose scarlatte» venne applaudita in tutto il mondo da un pubblico divertito e commosso. Nelladattamento e nella regia di Carlo Alighiero la storia è ambientata a Napoli negli anni trenta, con musiche e canzoni partenopee, elaborate da Massimo Abbate, Carlo Alighiero ed Enzo De Rosa. Protagonisti Marina e Alberto, una coppia desiderosa di evadere dalla routine quotidiana, ricerca altri stimoli fuori dal matrimonio, almeno con la fantasia.
Sempre presente con loro e partecipe dei loro problemi, Tommaso, un amico di casa innamorato da sempre di Marina. Due piccanti cameriere, Rosina e Marta, con poca voglia di lavorare e invece tanta voglia di cantare e di impicciarsi delle avventure degli altri, completano il cast. La commedia ha inizio con larrivo inaspettato di due dozzine di rose scarlatte che, accompagnate da un romantico e misterioso biglietto, scatenano la fantasia prima del marito e dellamico e poi della moglie.
Scopo di questo adattamento, è riuscire a recuperare il profumo e la grazia descritta dallautore e renderla godibile anche oggi.
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