Non è Stoner che rimonta e vince e vola sul razzo Ducati dritto verso un altro pianeta. Non è questione della gomma che ho io o che hai tu. No. È Lorenzo il problema. È Pedrosa il problema. È Dovizioso con la Honda cliente il problema. È lex superbiker Toseland il problema.
Valentino dinverno aveva dato un ultimatum alla Yamaha, aveva scommesso sulle gomme giapponesi, e la Yamaha ha scommesso sullo spagnolo dal cognome italiano. Un nome tondo, Lorenzo, affilato però come una freccia che si è andata a conficcare inaspettata, ammettiamolo, nella schiena del Dottore. Ma i Gran premi di notte portano incubi: e i nemici di Valentino si sono moltiplicati e molte frecce gli sono finite addosso. Il mondiale della rivincita parte dunque in salita e sembra una parete da freeclimber. Perché Lorenzo, debuttante e secondo, è garanzia certificata di problemi sicuri per il campione italiano: sarà il suo Lewis Hamilton, non avrà imbarazzo e pietà nel rivendicare, alla prima occasione, il ruolo da uomo di punta.
NANNI SCAGLIA A PAGINA 34
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.