Quagliarella: «Un anno se non due alla Samp»

Almeno un'altra stagione, se non due, alla Sampdoria ma il grande sogno di Fabio Quagliarella, blucerchiato volto nuovo della Nazionale di Donadoni, è vestire un giorno, lui che è nato a Castellamare di Stabia, la maglia del Napoli. «Il mio cartellino appartiene per metà alla Samp e per l'altra all'Udinese. Saranno le due società a decidere. Fosse per me - dice il giovane attaccante - rimarrei a Genova per un altro anno o due per maturare del tutto. Poi mi piacerebbe giocare a Napoli». Poi, tra l’azzurro di Coverciano, l’intervista-burla per Sky con l’ex blucerchiato Max Tonetto. Alla domanda: «Ti ha chiamato Novellino?», Fabio risponde: «No, ma so già che quando rientrerò a Genova mi massacrerà e mi farà tornare subito con i piedi per terra».
Insomma, Quagliarella non si monta la testa. È un giovane, ma sa di avere ancora tanta strada da percorrere. Così come ce l’hanno, e ancora di più, tutti i ragazzi in giro per lo stivale, o oltre le Alpi, che stanno macinando esperienza per entrare a far parte della Sampdoria del futuro. È la "linea verde" della Samp. Da Daniele Padelli che oggi difende la porta del Liverpool, ai vari Mingozzi, Antonini e Pagano punti di forza per Lecce, Siena e Rimini. E fu un autentico blitz quello che permise di strappare Salvatore Foti al Chelsea un anno e mezzo fa. Oggi quell'attaccante che faceva gola a mezza Europa sta vivendo la sua consacrazione professionale in B con la maglia del Vicenza, dove l'allenatore biancorosso Gregucci gli ha dato lo spazio che merita e sta crescendo a suon di gol, in coppia con il navigato Stefan Schwoch: «Sono contento perché ho la possibilità di giocare con continuità in un ambiente rigenerato - ci racconta Foti-. Abbiamo dato una svolta al campionato e ora siamo tranquilli». Foti ha lasciato Genova senza rimpianti, convinto che rimanere fino a giugno vivendo all'ombra dei compagni più esperti non potesse servirgli: «Era una decisione che doveva essere presa ad inizio anno - prosegue -, sapevo di essere chiuso da Bonazzoli e Bazzani ed era logico che fossi io a rimanere fuori. La società pensava che la Primavera mi stesse stretta, anche se ho sempre dato tutto e i risultati lo dimostrano». Il suo cartellino è a metà tra Genova ed Udine ed il rischio che Foti possa non tornare sotto la Lanterna esiste: «A Vicenza molti mi vogliono tenere e stanno chiedendo alla società di riscattarmi, ma credo sia una possibilità remota. A Genova mi sono trovato a meraviglia, ma se dovessi tornare lo farei solo con altri ruoli e per altri spazi: non sono più il ragazzino di prima».
Con il possibile arrivo di Bellucci, Foti potrebbe completare il reparto offensivo della Sampdoria 2007/08, sempre che la società non decida di rinnovare il contratto a Bazzani.

L'affresco dell'attacco sampdoriano verrà dipinto solo dopo la sentenza Flachi e una volta che si definirà il futuro di Quagliarella, per cui Foti spende parole di grande stima, «ha grandissime qualità ed è stato bravo a ritagliarsi il suo spazio, merita la maglia azzurra per il repertorio che sta esibendo».
Domani, invece, saranno resi noti i risultati delle controanalisi di Francesco Flachi, positivo all'antidoping ad un metabolita della cocaina. Oggi le analisi del perito di parte.

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