Qualche libro da assaporare sotto l’ombrellone

Le memorie (e gli assaggi) di due critici del vino e poi ricette «reazionarie», gelati d’autore e Champagne

Andrea Cuomo

Prima delle vacanze è difficile sfuggire ai consigli per le letture. Ne approfittiamo per suggerirvi qualche testo da «gustare» sotto l’ombrellone. Come Memorie di un assaggiatore di vini di Daniele Cernilli (Stile Libero Einaudi, 189 pagg., 12 euro), piccolo capolavoro con piglio autobiografico di uno dei più noti giornalisti del settore. Un’educazione sentimentale al vino, con consigli per gli acquisti, dalle etichette per tutte le tasche a quelle da «una volta nella vita».
Coniuga amore, cultura e biografia anche Paolo Massobrio nel suo Il tempo del vino. Diario di vigna e di passioni (Rizzoli, 396 pagg., 19 euro), carnet di incontri con uomini e bicchieri, quasi sempre imperdibili. Appendice ricca di schede e glossari.
Una guida uscita qualche tempo fa ma di stretta attualità, vista la stagione, è Gelaterie d’Italia del Gambero Rosso (216 pagg., 12 euro) con decine di indirizzi dei migliori luoghi in Italia dove gustare una coppa o un cono d’autore.
Restiamo alle coppe, ma di Champagne, che sono sempre di stagione, ma d’estate ancor di più: si chiama Bollicine. La scienza e lo Champagne (Einaudi, 117 pagg., 10,50 euro) il volumetto in cui Gérard Liger-Belair racconta tra tecnica, tradizione e un’aneddotica infinita la bevanda forse più chic che esista.


In epoca di cucina fusion e globalizzata può far piacere un po’ di sano conservatorismo culinario: è questo l’obiettivo del Ricettario controriformista (Neri Pozza, 231 pagg., 15 euro) stilato da Edgardo e Maria Carla Bartoli con l’intenzione di «risalire la corrente» delle mode e fissare una volta per tutte dei paletti al world food: 170 ricette in difesa della tradizione.

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