Qualità a buon prezzo: la moda che andrà di moda

Oggi via al Micam il salone dedicato alla calzatura Novità: tacchi alti vernice e zeppe

«Il futuro della moda deve imboccare due strade - ha spiegato Mario Boselli, presidente della Camera della Moda - prima di tutto mantenere le eccellenze del prodotto italiano ovvero le prime linee e gli stilisti che hanno reso grande la moda italiana nel mondo con il fondamentale l’utilizzo di tecniche sempre più innovative. La seconda scommessa è rappresentata dall’opportunità tutta italiana di creare un nostro fast fashion che significa la ricerca di un posizionamento che si trovi tra il segmento più alto e le grandi superfici specializzate». In pratica la moda italiana deve darsi da fare per poter offrire quell’alternativa ai grandi magazzini a poco prezzo che producono solo in paesi stranieri, proponendo un prodotto di ottima fattura, esclusivamente made in Italy, capace, grazie alla qualità, di contrastare l’avanzata continua di gruppi che si propongono a prezzi bassissimi. E Boselli fa anche alcuni esempi di modelli da valorizzare e da prendere come esempio quali Patrizia Pepe, Pinko, L’altra moda, Liu Jo. «Il futuro della moda italiana» è stato presentato oltre che dallo studio della Camera nazionale della moda italiana, anche da Riccardo Lotti di Booz Allen Hamilton e da Valeriano D’Urbano di Centrobanca che hanno trattato dell'innovazione dei modelli operativi.
Ma futuro della moda sono pure le fiere come Mipel, la più importante vetrina internazionale della pelletteria, e Micam il più prestigioso salone internazionale dedicato alla calzatura. Sarà l’Onorevole Emma Bonino, Ministro per il Commercio Internazionale insieme all’Assessore per le Attività Produttive del Comune Tiziana Maiolo e al Presidente Anci Rossano Soldini, a inaugurare Micam ShoEvent, che da oggi a domenica presso il polo fieristico Milano-Rho presenta le proposte moda più interessanti per l’autunno-inverno 2007/2008. La manifestazione conferma anche quest’anno il trend di crescita: 2000 collezioni, 1654 case espositrici, 530 delle quali straniere. Straordinarie le novità: denominatore comune tacchi alti e sexy, zeppe «a gogo». E vernice come se piovesse. Come da Gianna Meliani o da Pepita di Stefano Costoli o Leopoldo Giordano o Les Tropeziennes. Scarpe e stivali gioiello da Gaetano Navarra. Una ricercatezza di altissimo livello che si ritrova anche negli stand del Mipel giunto alla novantunesima edizione. Tante le iniziative: dall’Oscar della Pelletteria assegnato quest’anno a Furla spa, marchio di riferimento della moda italiana con accessori ormai famosi in tutto il mondo, alla mostra autentico tributo al bottone alla Borsa da First Lady, un pezzo unico omaggio a Clio Napolitano. E anche Mipel decreta le future tendenze moda.

Le borse cresceranno in volumi, arricchite da applicazioni e decori. Scarpe e borse, che ancora rappresentano ciò che le donne desiderano maggiormente, al passo con le voglie e i capricci del momento. E che fanno lievitare i fatturati.

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