Lalcol come la droga, in unesistenza che diventa di degrado, violenze e soprusi. E tante morti, più o meno direttamente collegate. Pirati della strada sbronzi alla guida di auto trasformate in armi micidiali, balordi di ogni età e dogni razza pronti a mettere mano al coltello dopo lennesimo bicchiere di troppo, famiglie devastate dalla convivenza con chi dellalcol è divenuto dipendente.
Le statistiche parlano chiaro: si stima che il 6 per cento dei decessi di persone con età inferiore ai 75 anni e il 20 per cento delle ammissioni per patologie acute negli ospedali siano imputabili al consumo di alcolici. E il problema non riguarda più solo gli adulti: si chiama «bingedrinking» la nuova moda dei ragazzi italiani che consiste nel bere sino a sfinirsi. Più di 12 ragazzi su 100, di età compresa fra i 15 e i 24 anni ammettono di aver bevuto un po troppo negli ultimi tre mesi.
Spiegano gli esperti: «I familiari dellalcolista hanno paure delle sue reazioni, e sono pronti a subire per avere la pace a ogni costo.
Quando i familiari da vittime diventano carnefici
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