Quando l’acqua non è un’amica della nostra cute

Quando l’acqua non è un’amica della nostra cute

La doccia o il bagno in estate sono delle piacevolissime pause dalla morsa del caldo, tuttavia per alcuni soggetti sono causa di uno sgradevole prurito scatenato dal contatto con l'acqua e per questo chiamato «prurito acquagenico». La pelle non presenta alcuna alterazione visibile, ma il contatto con l'acqua a qualsiasi temperatura scatena un intenso prurito e la sensazione di essere punti da una miriade di spilli. Il disturbo dura in genere qualche decina di minuti. Può insorgere durante il bagno o dopo essere usciti dall'acqua ed è scatenato maggiormente dall'acqua dolce. Possono essere utili emollienti e l'aggiunta di sodio bicarbonato all'acqua o anche di derivati dell'avena. Il sole e soprattutto gli UVB migliorano la sintomatologia che spesso si ripresenta puntuale in autunno. Questo tipo di prurito, di cui non si conosce la causa, va distinto da quello della pelle secca che insorge soprattutto in donne dopo i 60 anni. Quest'ultimo è un prurito legato all'età, che aumenta con l'avanzare degli anni; compare soprattutto in inverno e beneficia molto dell'uso di creme idratanti.
VERO e FALSO
In caso di prurito acquagenico, cioè scatenato dal contatto con l'acqua l'uso di detergenti ipoallergenici, in olio o in crema può essere utile. VERO e FALSO. Evitare bagnoschiuma aggressivi riduce il prurito solo se questo è legato alla presenza di pelle secca, ma non se è essenziale, cioè senza alcuna causa apparente.
L'applicazione di un olio di vaselina sulla pelle prima del bagno può proteggere dalla comparsa del prurito indotto dal contatto con l'acqua. VERO
Se il prurito insorge dopo bagni caldi può essere segno di una malattia del sangue. VERO. Si tratta della «policitemia vera» o «rubra», dal «rubor», cioè rossore, accentuato del viso dei pazienti che ne soffrono. E' una patologia seguita dai centri di ematologia e caratterizzata da una proliferazione persistente ed incontrollata di globuli rossi, accompagnata in circa la metà dei casi da una crescita anche di piastrine e globuli bianchi. Chi ne soffre lamenta spesso forte prurito indotto da bagni caldi, che tende a migliorare con l'assunzione di aspirina.
SPAZIO ALLE DOMANDE
Buongiorno, sono Elena, quando faccio bagni o docce con acqua tiepida mi compaiono tanti piccoli rigonfiamenti e la pelle sembra una grattugia. In più ho un prurito fastidioso. Il tutto dura mezz'ora e poi scompare. Di cosa si può trattare?
Potrebbe essere una forma di orticaria detta acquagenica, in quanto generata dal contatto con l'acqua a temperatura corporea.

La diagnosi può essere effettuata riproducendola con impacchi di garze imbevute d'acqua a 35-36°C per mezz'ora. Questa orticaria risponde poco agli antistaminici, ma può beneficiare della fototerapia, cioè dell'esposizione ripetuta ad UVB presso centri dermatologici specializzati.
*dermatologa

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