Cronaca locale

«Quando la musica» diventa yiddish

Musica tutta ebraica in vista al Teatro Parenti, dove sabato 17 novembre, martedì 4 dicembre e dal 25 al 30 marzo, si svolgerà l’attesa serie di concerti «Quando la musica afferra la vita e scava il cielo».
Protagonisti «David Krakauer & Klezmer Madness» and Dj Socialled, seguiti da martedì 4 da «Les Yeux noirs» e «Gloria Feidman».
L’attività musicale che il Teatro Franco Parenti ha avviato lo scorso anno con la stagione dell’Auditorium, torna ora a rappresentare emblematicamente la fase progettuale del teatro che si riapre.
La fluidità dei progetti, contaminati tanto nella forma che nei contenuti, ci consegna oggi un programma composto da due concerti e uno spettacolo che saranno laboratori, riflesso, immagine della contemporaneità, finestra sul mondo che brulica di popoli e cambiamenti, che parla centinaia di lingue, che valica confini, tribù, etnie e famiglie.
Tre diverse tappe che hanno per filo conduttore la musica ebraica che mescola e si mescola con mondi musicali lontanissimi fra loro, che racconta la vita e in che modo, in un mondo nuovo e globalizzato, nuovi spostamenti e ibridazioni ci rendono nomadi alla ricerca di noi stessi, lontani e allo stesso vicini alle nostre radici ormai in continuo movimento.
Un percorso che parte dalle più ardite contaminazioni del klemzer con jazz, blues, rap, hip hop di David Krakauer, fra i più celebri clarinettisti della scena contemporanea che si esibirà con effetti spettacolari assieme a DJ SoCalled al quale seguirà il travolgente concerto de Les Yeux Noirs, il gruppo rom-yiddish più originale e applaudito d’Europa.
Il terzo appuntamento è con Gloria Feidman, il re del klemzer che porta in scena il suo spettacolo-biografia “Nothing but music” in un allestimento in edizione italiana prodotto dal Teatro Parenti.
Tra i più celebri clarinettisti contemporanei, David Krakauer rilegge in chiave moderna la tradizione musicale popolare yiddish con sconfinamenti e contaminazioni nel funky, nel jazz, nel blues, nel rock e nell’elettronica. I fondatori del gruppo yiddish-rom Les Yeuk Noirs sono di origine est europea e nascono da nonni zingari e nonne ebree provenienti dalla polonia, una tradizione inter-etnica che ormai si perpetua da tre generazioni e che si esprime attraverso una vera e propria sublimazione delle tradizioni mitteleuropee e balcaniche.


Dall’Ungheria all’Armenia l’area musicale coperta dal gruppo spazia attraverso ispirazioni klemzer e gypsj che sconfinano nella commistione con il mondo della musette francese, della chitarra manouche, dello swing francese alla Django Reinhard e Stephane Grappelli, della canzone francese d’autore.

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