Quando gli smartphone erano solo telefonini

Siamo di fronte a una piccola rivoluzione, silenziosa e dirompente. Per la prima volta nella storia della tecnologia mobile, gli smartphone hanno superato il mercato dei Pc. Secondo i dati degli analisti Idc, nell'ultimo trimestre 2010 si sono venduti 100,9 milioni di smartphone contro i 92,1 milioni di PC. Un sorpasso significativo perché questi telefoni di ultima generazione sono, in molti casi, la porta d'accesso privilegiata per Internet e tutte le risorse del web. «Il telefono cellulare sta diventando sempre di più un'importante via di accesso al mondo Internet, sono ormai diversi milioni gli italiani che accedono alla rete dal proprio cellulare. Nel 2013, a livello mondiale, i telefonini potrebbero superare i pc come principale mezzo di navigazione» - spiega Filippo Renga, Responsabile della Ricerca degli Osservatori Mobile Consumer del Politecnico di Milano. Non è un caso che se la posizione rispetto al resto dell'Europa è modesta per quanto riguarda l'incidenza di coloro che usano abitualmente Internet da casa e dal posto di lavoro, siamo tra i primi per quanto riguarda la navigazione tramite cellulare. «L'Italia è tra i primi paesi al mondo per l'adozione degli smartphone, prima anche degli Stati Uniti, e proprio per la facilità di utilizzo di questi dispositivi è probabile che una fascia della popolazione possa scoprire le potenzialità della rete utilizzando proprio i telefonini» - sottolinea Renga. I motivi di questo boom, spiegano gli analisti, e che i cellulari di nuova generazione sono «sexy», alla moda, con prestazioni sempre più elevate e ora finalmente con una gamma di prodotti accessibili a tutte le tasche. Eppure la strada per arrivare a questo traguardo è stata lunga.
Il primo vero smartphone risale addirittura al 1992, si chiamava Simon ed era stato realizzato da IBM e Bell South (1 Mb di Ram, mezzo chilo di peso), poi nel 1996 fu la volta del famoso Nokia 9000 Communicator, mentre Palm che aveva inventato i PDA, ossia i pc palmari quelli da tasca, arrivò tardi in questo mercato (l'Handspring Treo venne commercializzato solo nel 2002). Ma a dare un vero impulso in questo mercato è stato prima Apple con il lancio dell'iPhone nel 2007 e poi la recente introduzione del sistema operativo Android con il primo terminale Google G1, era il 2009. Proprio Android in soli tre anni ha sbaragliato la concorrenza diventando il primo sistema operativo per smartphone al mondo, scalzando Symbian dalla vetta.
Un primato difficilmente prevedibile in così poco tempo, ma basta passare in rassegna le novità recentemente annunciate al Mobile World Congress di Barcellona, per rendersi conto del dominio assoluto del mondo Android. Tutti i big della telefonia come Samsung, LG, Sony Ericsson, HTC e Motorola, hanno deciso di puntare sul «robottino verde» (il simbolo di Android). I prodotti annunciati sono molti alcuni dei quali rappresentano anche importanti evoluzioni tecnologiche come l'LG Optimus Dual e il Samsung Galaxy S II, i primi smartphone ad essere equipaggiati con un processore dual core capace di offrire prestazioni elevate e bassi consumi d'energia. Proprio l'introduzione di questi nuovi processori segna l'avvicinamento a un altro traguardo inesorabile: nel giro di 2/3 anni cellulari e computer avranno una capacità di calcolo del tutto simile, permettendo così agli smartphone di gestire qualsiasi applicazione, senza alcun limite. Ma a convincere i consumatori non c'è solo il primato tecnologico, conta anche l'aspetto emotivo legato al design, interpretato in modo magistrale da HTC con il suo nuovo Desire S, modellato in un solo blocco di alluminio per essere resistente ed elegante. Stile e personalità sono l'emblema anche del nuovo Sony Ericsson Arc, sottilissimo, leggerissimo, e con un sorprendente display da 4,2 pollici equipaggiato con l'esclusivo Mobile Bravia Engine per garantire la migliore esperienza multimediale e visiva.

Con Android prova a farsi rivedere anche Motorola che ha in previsione il lancio del terminale Atrix, uno smartphone dotato di processore dual core da 1 Gb studiato per funzionare sia come telefono, sia come «motore» di un netbook o media center domestico.

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