Tablet, dockstations, digital vattelapescatv, pay, console, hotspot, regali ordinati online, auguri inviati online, regali ricevuti online. Doni inutili messi in vendita online, istruzioni mancanti cercate online, figli e loro cugini che si sfidano ai videogiochi online. Tua moglie che ha sempre pensato ai trompe l'il e al decoupage che all'improvviso ti blocca al tavolo mentre sei immerso fra i panettoni e le arachidi dei giorni di festa e per un'ora ti domanda tutto proprio tutto su twitter e di come fare l'account per seguire Fiorello e Linus e chissenefrega di Fiorello e Linus penso io.
Sì. Le mie feste sono state una Caporetto vintage. Il giorno di twitter, Fiorello e Linus sono persino fuggito. Minacciando un gesto insano. Ho detto «vi va gente di andare ad Arona, passeggiata sul lago, sole alto?». «Ma no» ha detto la grande «perché ho acceso il tablet, sto scaricando da playstore». «Ma no» ha detto il piccolo «perché sto usando la console». «Ma no, sto diventando follower di Fiorello e Linus» ha detto soprattutto lei. «Se non venite mi uccido» ho solo detto io.
Mi hanno accompagnato. Più per controllare che papi-marito non facesse sciocchezze che per un reale interesse nella gita fuori porta. Direzione lago Maggiore, 15 km di un vialone lungo lungo che però «avete visto quanta gente ha ancora voglia di andar fuori, altro che tablet e videogiochi» ho detto. «E guardate qui, c'è persino la coda, come negli anni '70. Tutti sull'amata macchinetta per sentirsi liberi».
Forse molto più che negli anni '70. La coda è andata avanti un'ora. Tutti a passo d'uomo. «Però sono disagi che si possono affrontare se si ha voglia di stare all'aperto e vivere come ai vecchi tempi...» ho detto. In fondo è bello che in molti la pensino come noi» ho detto. Poi la coda per magia è sparita.
È successo non appena passati accanto allo svincolo che immetteva nel mega parcheggio del grande iper store. Era giorno di saldi anticipati. Un sacco di tablet e tv ultrapiatti in svendita. Non ho detto più niente.
Twitter: @bennycasadei