Quante straniere scosciate A noi resta solo la Canalis

Spopolano la Barriales (la minigonna più corta della storia), la Gomes (ma parla troppo) e la Morais (superflua). Resiste Elisabetta: se solo si ribellasse a Mughini...

Ma quante belle signorine nei programmi sportivi. Unite da gambe da concorso e da un italiano stentato, in buon numero provengono dall’estero, secondo una moda difficile da estirpare. Proviamo a dar loro le pagelle di fine anno, sperando che non si offendano. Ammesso che sappiano leggere.
MAGDA GOMES. Fisico sbalorditivo e sorriso smagliante, ancheggia vistosamente nella Guida al campionato della domenica, condotto con encomiabile spirito (di sopportazione) da Mino Taveri. Costretto a rintuzzare le battutacce dei comici reclutati per allungare il brodo (ma qualche parodia è azzeccata). La modella brasiliana lanciata da Chiambretti, rispetto a Markette è più vestita e meno silenziosa. Purtroppo, nell’uno e nell’altro caso. Della lingua di adozione ha imparato poco, ma è improbabile che i tifosi se ne accorgano. Specialmente quando si muove. Voto: 8
ELISABETTA CANALIS. Veterana di Controcampo - Ultimo minuto. Le sue minigonne non fanno più scalpore, anche perché, ahinoi, sempre più spesso mette i pantaloni. Col passare delle stagioni ha preso confidenza col microfono, ma soffre ancora tremendamente del complesso Mughini. Se lei lo coglie in fallo («Cannavaro è un rottame»), lui smentisce rabbioso, facendola ritrarre tutta impaurita nel suo guscio. Ma verrà il giorno che gli chiederà a musino duro: «Come mai il tuo sarto è ancora a piede libero?». Voto: 7
SIMONA VENTURA. Stagionata, e si vede, conduttrice di Quelli che il calcio... , programma sportivo soltanto nella gloriosa insegna. Ormai si blatera di gossip e dell’indecente Isola dei famosi, salvo le marchette promozionali ai libri di Vespa e ai film di Pieraccioni. Ma lo show zoppica troppo: senza Gene Gnocchi è come il Milan senza Kakà. La puntata migliore è stata quella dell’11 novembre, quando in segno di lutto la Ventura ha tirato giù la saracinesca, mandando in onda Contact, un (pessimo) film con Jodie Foster. Voto: 4
CAMILLA MORAIS. Altra brasiliana, molto carina e ancor più silenziosa. È la superflua valletta di Guida al campionato del sabato sera, condotta con verve da Alberto Brandi. Seduta tra i soliti noti, presentati sempre come fossero sensazionali ospiti, per esempio l’irritabile Maurizio Pistocchi, rende del tutto inutile la gonna ai minimi termini. Capìta l’antifona, ha ampliato la scollatura. L’incubo dello spettatore si chiama Sonetti: licenziato dal Cagliari, potrebbe tornare. Voto: 6
LAURA BARRIALES. Spagnola della Castiglia, è la nuova miss di Controcampo-Diritto di replica, timoniere il già citato Alberto Brandi. Entra in scena squittendo ora di Real ora di Alonso. Poi con la minigonna più ridotta della storia della tv, si accomoda sui gradini accanto a Ciccio Valenti, fingendo di divertirsi alle sue incursioni negli stadi alla ricerca delle immagini più buffe. La domanda è la solita: ma non c’erano italiane altrettanto carine? Voto: 5
TEODORA STEFANOVA. Cariatide bulgara di brutta presenza, ma in compenso di eloquio stentato, viene incautamente spacciata per maga. Sbagliando con ostinata puntualità tutti i pronostici che Guida al campionato del sabato fornisce a chiusura di puntata.

Immagina sempre una valanga di episodi da moviola e di azioni contestate citando tra i protagonisti solo gli attaccanti più popolari. Ultima dritta il risultato di Inter-Milan: 2-1. Ma allora è un mostro. Mostro sì, ma non di profezie, visto che aveva indicato la vittoria del Milan. Voto: 2.

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