Il papà era un calciatore professionista che a fine carriera diventò un piccolo imprenditore. Michele Emiliano, invece, preferì il basket e ancora oggi gioca nel Cus Bari over 40. Una passione che non gli ha impedito di laurearsi in giurisprudenza a Bari nel 1983, far la pratica in uno studio di avvocato e vincere il concorso per entrare in magistratura ad appena 26 anni. Ma il suo futuro era nella politica. Che gli finì sul tavolo nel suo ufficio a palazzo di giustizia sottoforma di fascicolo sugli sperperi della missione Arcobaleno. Quella messa in piedi per aiutare i profughi kossovari. E la politica, si dirà, cosa centra? Centra perché il procedimento sfiorò massimo DAlema e pezzi del suo governo, come il sottosegretario Barberi (rinviato a giudizio) e il sottosegretario diessino Giovanni Lolli per il quale lanno scorso il gip, su sollecitazione del pm Di Napoli, ha dichiarato il non luogo a procedere insieme a Quarto Trabacchi, altro Ds. Linchiesta finì in nulla, nonostante le contestazioni del procuratore Di Bitonto. Ma alla fine Emiliano si ritrovò candidato, con la benedizione del ras di Puglia Massimo DAlema, a sindaco di Bari. A capo, nemmeno a dirlo, di una coalizione di centrosinistra.
Ma di DAlema Emiliano diventa il vero luogotenente quando a ottobre 2007 batte il senatore Antonio Galione ed è eletto segretario regionale del Pd. Nel ballottaggio punta di nuovo al municipio di Bari. Ma in tribunale continua ad avere tanti amici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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