AAA medici di base cercasi. L’annuncio arriva da tre diverse zone, Gratosoglio, Vigentino e Chiaravalle quartieri alla periferia sud di Milano dove è in corso una vera emergenza medica. Mancano i medici di base e la popolazione, piuttosto anziana, oltre ad avere bisogno di cure e assistenza continua, non sa a chi rivolgersi. Cosa è successo? Al Gratosoglio due dei sei studi medici sono stati chiusi e non sono stati sostituiti: risultato 2000 pazienti sono in cerca di un dottore. Degli ambulatorio del servizio sanitario, che rispondevano ai civici 10 e 36 di via Saponaro, 36, 172 e 258 di via Baroni e via Gratosoglio 42, infatti, nel giugno 2008 due hanno chiuso: uno, quello di via Saponaro, che univa medico di base e studio dentistico, ha optato per la sola odontoiatria lasciando i suoi 1000 pazienti con un palmo di naso. Il titolare di via Baroni 248, invece, ha ricevuto un incarico presso il servizio decentrato della Asl di via Baroni 48, abbandonando di fatto un altro migliaio di pazienti. È stato assunto, insomma, come diretto dipendente dell’azienda ospedaliera lombarda senza venire sostituito, o meglio è stato sostituito da un medico nell’ambulatorio di via Baroni 48, ovvero a 200 civici di distanza rispetto allo studio precedente, senza che l’azienda informasse i cittadini. Dopo più di un anno, infatti, molti residenti ancora non conoscono il nuovo dottore. In totale ora i residenti del Gratosoglio con un’età media piuttosto elevata, si trovano di fatto ad avere 3 medici di base a disposizione nel quartiere più uno in via Gratosoglio vecchio, ovvero ai margini della zona. Un bello scherzetto per pazienti anche di 80 anni, che si sono trovati a fare lunghissime attese nello studio dei medici in servizio o a cercasi un altro medico in zona 5, con la difficoltà connessa anche all’interruzione del rapporto di fiducia che si era instaurato. «I circa 2000 pazienti - spiega Aldo Ugliano, consigliere comunale del Pd - si sono distribuiti negli ambulatori medici vicini andando così a gravare ulteriormente sui tempi di attesa dell’ambulatorio già molto lunghi».
Molti di questi pazienti hanno trovato un dottore in via Volvinio a ben 12 fermate di tram da casa. «Bisogna tenere conto - spiega Livio Manera, rappresentante del comitato di quartiere - che la popolazione del Gratosoglio è molto invecchiata. Il problema più stringente, quindi è diventato avere assistenza costante. Il problema sono gli ultrasettantenni che fanno fatica ad affrontare un viaggio così lungo». Proprio per questo Ugliano ha presentato un’interrogazione all’assessore alla Salute Landi di Chiavenna e al sindaco perché intervenga presso la Asl affinchè ripristini il numero degli ambulatori «dal momento che non è più possibile a recarsi a piedi e si è costretti a spendere soldi per la benzina o per il biglietto del tram. Tutti ben sappiamo qualsiasi disagi vivano gli anziani con difficoltà motore a salire e scendere dai mezzi pubblici».
Nella stessa situazione si trovano i residenti del Vigentino e di Chiaravalle, all’estremo sud, i pazienti sono stati assegnati ai medici, troppo lontani però perché i pazienti più anziani possano raggiungerli. Il problema che la stessa Asl ha riscontrato: sono 3 gli ambiti carenti, che sono già stati «pubblicati» ora si tratta di bandire il concorso per assegnare i dottori nelle diverse zone.
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