Quarto Camperisti in rivolta per una foto

È bastata una fotografia di caravan posteggiati lungo via Quarto pubblicata sul Secolo XIX per scatenarli tutti. La rivolta dei camperisti di mezza Italia si è riversata sui siti specializzati e sul giornalino «Nuove direzioni» che nell’ultimo numero stigmatizza la «denuncia» del lettore genovese che ha inviato la fotografia al quotidiano evidenziando un proprio disagio nel vedere quella fila di caravan davanti a casa. «La nostra ultraventennale esperienza ci insegna che a inizio stagione primaverile-estiva questo tipo di pubblicazioni non sono casuali, ma sono attivate nelle speranza di giustificare l’agire in violazione di legge di alcuni sindaci contro la circolazione e sosta delle famiglie in autocaravan» scrive Pier Luigi Ciolli su «Nuove direzioni». E spiega come i caravan possano fruire di uno stallo di sosta al pari delle autovetture come previsto dall’articolo 185 del codice della strada in vigore dal 1992. Il lettore indicava che «i caravan non sono belli a vedersi», lamentando il fatto che la lunga fila di camper non fosse un orizzonte piacevole per chi abita in quella zona di Quarto. I camperisti si rivoltano dunque e segnalano che anche a Genova e in Liguria si scatenano campagne contro di loro, mentre al contrario si tratta di una grande quota di turisti che, a ben vedere, in altri Paesi europei, ma anche per esempio nella vicina Toscana, possono contare su aree attrezzate di grande pregio e dunque in grado di rappresentare un’attrazione.

«Le famiglie in caravan non sono spaghetti e mandolino», tuona Pier Luigi Ciolli, difendendo la categoria. Ma c’è qualcuno che fa notare che magari nel caso di Quarto invece di posteggiare lungo il mare avrebbe scelto il lato a monte della strada, per ridurre il disagio. E le polemiche.

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