Quarto Il Municipio si arrocca sull’uliveto murato

Sembra di essere in qualche angolo incontaminato della Liguria e invece siamo nel cuore della vecchia Genova, tra corso Europa e via Antica Romana della Castagna. È qui che ha resistito, fino ad ora almeno, l'ultimo «hortus conclusus» del contesto cittadino circondato dai caratteristici muri di fascia con contrafforti e alvei per palafitte, due grandi pozzi in pietra, un antico ponte ad arco, gli argini a conci paralleli del rio Fontagne, una vecchia grangia e rovine di Castel Perasso inglobate.
Siamo nell'«Antico uliveto murato di Quarto» sul quale dovrebbe sorgere un nuovo condominio con tanto di autorimesse. Un progetto di lottizzazione urbanistica che si trova all'esame della conferenza dei servizi e che sta scatenando l'opposizione di tutto il quartiere. Barricate alzate, quindi. A cominciare dal Municipio del Levante guidato da Francescantonio Carleo che gia nel 2008 aveva espresso parere negativo alla lottizzazione. «Per permettere il trasferimento di volumi da zone depresse a una zona di pregio?», si è domandato l'intero consiglio municipale che non ha mancato di mettere sotto accusa la norma che permette il trasferimento degli indici di edificabilità da una zona all'altra della città. Norma che finisce, ha scritto già nel 2006 la ex Circoscrizione Levante, «per rappresentare un assalto alle aree libere della circoscrizione, decisamente le più appetibili per i costruttori dell'intero territorio cittadino».

Tanto più che nel caso in questione, spiega Enrico Dellachà del Comitato dell'Uliveto Murato di Quarto, lo stesso Ministero per i Beni Culturali si era raccomandato il 30 luglio 2008 di conservare l'uliveto murato nella sua completezza perché «proprio il mantenimento dell'insieme può consentire il permanere di quei valori culturali, estetici e spirituali che rendono prezioso questo rarissimo esempio di hortus conclusus di origine medievale».

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