Il particolato atmosferico in Italia riduce, in media, di 8,3 mesi laspettativa di vita e causa la morte di 350mila europei lanno. Cifre da brivido ieri al Secondo convegno nazionale sul particolato atmosferico (in corso a Firenze fino a domani) allinterno del XXII Congresso nazionale della Società chimica italiana. E per Milano, spiega il professor Ezio Bolzacchini docente alla Bicocca, i numeri sono ancor più preoccupanti. Ben 800 sono i decessi prematuri ogni anno per le polveri sottili. «E le politiche anti-inquinamento attuate nelle città italiane - laccusa - sono solo palliativi. Per ridurre il particolato, nellatmosfera bisogna diminuire le fonti di emissione per lunghi periodi e applicare le nuove tecnologie». Le patologie più spesso provocate dal particolato sono di tipo cardiologico e respiratorio. Necessario intervenire perché è stato calcolato che ogni 10 microgrammi di Pm10 nellatmosfera oltre la soglia giudicata tollerabile, la mortalità aumenta dello 0,5 per cento. Ma le giornate ecologiche e le targhe alterne, secondo Bolzacchini, non risolvono il problema. Le sostanze inquinanti non riescono a disperdersi perché bloccate da uno strato di aria calda che a Milano sta a 200 metri dal suolo, con il particolato che resta imprigionato vicino a terra. Eliminare le auto per un giorno o ridurre lattività dei riscaldamenti serve solo a diminuire il numero di fonti di emissione, ma non ha effetti se questi provvedimenti non vengono attuati in un tempo prolungato. Lunico reale effetto positivo delle giornate ecologiche, spiega il professore, è sullopinione pubblica che «deve capire i rischi di stili di vita e di consumo sbagliati». Positivo, invece, «lutilizzo massiccio di nuove tecnologie», sottolinea Bolzacchini per il quale la costruzione di termovalorizzatori è una buona soluzione contro linquinamento.
Sul ticket dingresso torna, invece, a intervenire lassessore regionale alla Qualità dellambiente Marco Pagnoncelli. «Non è la panacea, ma lextrema ratio. Uno strumento con grande efficacia sul traffico, ma di poco effetto sullinquinamento». Per questo «la Regione non ostacola certo liniziativa autonoma dei Comuni o delle amministrazioni locali, ma dice che se il tema è quello della lotta allinquinamento, la cabina di regia deve essere regionale».
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