Per la prima volta in Italia una sentenza ha riconosciuto l'esistenza di un danno all'autorità di vigilanza della Borsa. Il tribunale di Milano ha infatti condannato un imputato di aggiotaggio a risarcire la Consob, che si era costituita parte civile come organismo incaricato di tutelare l'integrità del mercato. A fare da «apripista» involontario per la novità giurisprudenziale è stato Andrea Crovetto, ex responsabile dell' Unità Web di Ubm e attuale direttore generale di Banca Imi, accusato di aggiotaggio manipolativo, a risarcire 30 mila euro alla Commissione di vigilanza della Borsa per «danni patrimoniali e non patrimoniali». Crovetto inoltre è stato condannato a quattro mesi di reclusione (pena sospesa) e a 10 mila euro di multa. Il tribunale ha inteso applicare un articolo ben preciso del Tuf, secondo cui «la Consob esercita i diritti e le facoltà attribuiti dal codice di procedura penale agli enti e alle associazioni rappresentativi di interessi lesi dal reato».
Il 31 gennaio del 2000, quando Crovetto era responsabile dell'area web di Ubm, aveva effettuato, insieme ad altri due collaboratori «operazioni simulate ed altri artifici idonei» a provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni di Banca di Roma: in meno di otto minuti il titolo perse l'1,8%. Il tutto, secondo l'accusa, con lobiettivo di conseguire un vantaggio per la banca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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