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Quei 32,5 km costati meno di un miliardo e realizzati in 4 anni

I NUMERI Secondo le stime, dal Passante circoleranno 55 milioni di veicoli ogni anno

Un esempio di come si fa un’opera pubblica. Il Passante di Mestre è stato realizzato in tempi record, almeno per il nostro Paese. Quattro anni e un pugno di giorni, visto che i lavori sono iniziati l’11 dicembre 2004, mentre un anno prima il Cipe aveva approvato il progetto preliminare. L’opera era stata voluta nel dicembre 2001 dal governo Berlusconi e venne inserito nel Piano decennale delle infrastrutture strategiche della legge obiettivo e nell’intesa generale quadro firmata tra il governo e la Regione Veneto nell’ottobre 2003.
La spesa prevista è stata inferiore al miliardo di euro: per l’esattezza 968 milioni e 400mila euro per un percorso di 32,5 chilometri attraverso 15 Comuni, dall’interconnessione della Milano-Venezia a quella con la Venezia-Trieste. Tre le corsie più una di emergenza per ogni senso di marcia. Secondo i calcoli degli esperti, dalla nuova bretella passeranno 55 milioni di veicoli l’anno, per un volume merci pari a oltre il 36% di tutta l’Unione europea».
La nuova arteria è stata voluta per eliminare la strozzatura della tangenziale mestrina grazie a otto segmenti in trincea di cui sette parzialmente coperti, 15 tratti rialzati con quattro viadotti e sette gallerie artificiali. Per realizzare questo nastro d’asfalto sono stati necessari 1.143 espropri e l’abbattimento di 65 edifici per una spesa di 158 milioni di euro. È stata realizzata dal gruppo di imprese «Passante di Mestre spa» guidate da Impregilo.
Una sorta di «medaglia» per il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli: «Abbiamo regalato all’Unione Europea un segmento chiave del corridoio Lisbona-Kiev», ha sottolineato l’esponente Pdl, «finalmente è stata cancellata una strozzatura che ha provocato un danno alla nostra offerta logistica, alla domanda di trasporto, alle filiere merceologiche che gravano su tale corridoio, di oltre 4,3 miliardi di euro annui».


Quest’anno l’attenzione del ministero di Matteoli si sposterà sull’alta velocità ferroviaria: «Avvieremo a breve - ha concluso il titolare di Trasporti e Infrastrutture - gli interventi sull’asse ferroviario ad alta velocità Milano-Treviglio e daremo consistenza operativa al prolungamento ferroviario ad alta velocità ed autostradale verso Trieste, verso Divaca, verso Kiev».

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