Quei "bravi ragazzi" a cui Sala consente di sfasciare Milano

Quei "bravi ragazzi" a cui Sala consente di sfasciare Milano

Gentile sindaco Giuseppe Sala, qui al Giornale abbiamo aspettato fino notte una sua dichiarazione. Ma nemmeno questa volta si è degnato di condannare il centinaio di violenti e figli di papà che hanno aggiunto il solito venerdì al weekend al Forte o a Courma, devastando la città e paralizzando il traffico di chi per campare è costretta al lavoro. Anche di venerdì. Niente, nessun comunicato indignato per le violenze, i petardi, i fumogeni, la vernice che i soldi dei milanesi dovranno cancellare, gli ortaggi contro carabinieri e polizia (altri lavoratori a differenza loro), la manifestazione all'ambasciata turca con tanto di vilipendio alla foto del presidente Erdogan data alle fiamme, i vandalismi al McDonald's che ha la colpa di offrire loro stage per imparare un lavoro. Tram e bus bloccati, macchine intrappolate e tanti che ci hanno rimesso ore di stipendio. E, d'altronde, cosa c'è da aspettarsi da un Comune di sinistra che non si è nemmeno degnato di dichiararsi parte civile contro gli stessi centri sociali che all'inaugurazione dell'Expo mandarono in mondovisione la Milano devastata dai loro incendi. Niente, come se nulla fosse per il sindaco. Son solo ragazzi e a sinistra i voti di autonomi e no global, Pisapia e Limonta insegnano, fan sempre comodo. E poi era tutto preso il sindaco a incontrare sedicenti partigiani (postumi) dell'Anpi che gli han dato la missione di vietare un concerto organizzato (in uno spazio privato) dai ragazzi di destra. Gente che quando ha manifestato non ha mai torto un capello a nessuno e trovando una carta per terra durante i cortei, l'ha raccolta e gettata nel cestino. Sono fascisti e questo è il peggiore dei crimini, sentenziano l'Anpi e Sala rivolgendosi indignati al questore.

Sarà anche vero, finché c'è una disposizione (transitoria) nella Costituzione, ma due righe sulle devastazioni di ieri andavano scritte, gentile sindaco. Tanto per dare una lezione ai figli di papà a cui la sinistra continua a insegnare che violare la legge non è un reato. Basta che lo si faccia in nome dell'antifascismo. Non fate del bene sindaco Sala, nemmeno a loro.

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