Non sono libri come gli altri: sono opere d'arte contemporanea capaci di fondere insieme la parola e il disegno. Sono i «libri d'artista», quelli su cui si sbizzarrirono talenti come Marinetti, Depero, Duchamp, Munari, Isgrò, solo per citarne alcuni. La Biblioteca Braidense li celebra in una mostra che apre oggi i battenti nella stupenda Sala Maria Teresa: «Parole figurate» (fino al 19 febbraio, dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 13, ingresso libero), curata da Sandro Parmiggiani e Alessandro Soldini, presenta l'intera raccolta delle edizioni prodotte dai Cento Amici del Libro, accompagnata da documenti autografi, materiale di stampa, prove e lastre di incisione. Ci troviamo di fronte a un raffinato tesoro per i collezionisti di arte moderna: basterebbe ricordare che l'associazione dei Cento Amici del Libro, nata a Firenze nel 1939 per realizzare volumi in cui testi di autori del passato e del presente fossero illustrati da artisti contemporanei del calibro di Guttuso, Paladino e Pomodoro, da decenni stampa a tiratura limitata, non oltre i centotrenta esemplari.
Preziosa e rara è dunque la mostra alla Braidense, dove è possibile ammirare una selezione dei volumi più belli degli ultimi settant'anni: esposti nelle teche appaiono veri e propri gioielli di carta, opere che è difficile definire di letteratura, di illustrazione o di arte contemporanea. La selezione dei curatori ci racconta una storia che affonda le radici nel secondo Futurismo, con i gioiosi e colorati esperimenti di Fortunato Depero, abile nel giocare con il collage, i caratteri tipografici e la grafica per la creazione di libri nati non tanto per essere letti, ma per essere toccati e stupire. Tra gli esempi più felici della tradizione italiana del libro d'artista, ci sono le creazioni di Emilio Isgrò, che fin dagli anni Sessanta si divertiva a realizzare le sue caratteristiche cancellazioni di righe intere di libri con forti tratti neri, tali da rendere pressoché illeggibile il testo originale. E poi ancora Arnaldo Pomodoro, capace di mettere su carta la forza esplosiva della materia, oppure i libri d'artista di Tullio Pericoli, le opere grafiche di Renato Guttuso, le creazioni di Mimmo Palladino.
Per la gioia di collezionisti e bibliofili, le edizioni dei Cento Amici del Libro si servono dell'opera di famosi tipografi come l'Officina Bodoni e la Tipografia Ampersand, ed è grazie alla loro perizia che autori del passato come Apuleio, Tacito, Machiavelli, Pascoli e Svevo dialogano sulle pagine con le opere grafiche dei contemporanei. Spiega Sandro Parmiggiani, curatore della mostra: «Alla riuscita del libro d'artista non concorrono solo la qualità del testo e delle immagini che lo accompagnano, ma anche gli elementi materiali». Ovvero: i caratteri adottati per comporre il testo, il colore dell'inchiostro, la grammatura della carta utilizzata, il contenitore o la legatura (dai «libri bullonati» concepiti dai futuristi alle estrose creazioni di Cascella, solo per fare un esempio). La Braidense - biblioteca nazionale di cui si dovrebbe parlare non solo per i doverosi restauri, ma anche per la ricchissima e variegata collezione libraria - ha il merito di aver realizzato una mostra che omaggia il libro in quanto oggetto prima di tutto artigianale.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.