
Le radio passano a ripetizione Storia d'amore di Adriano Celentano, Rose Rosse di Massimo Ranieri, Ma che freddo fa di Nada. Sono i grandi successi canori del 1969, anno di grazia per la musica italiana. Non sono molti quelli che possono permettersi di ascoltare queste melodie a bordo di un'auto, ma per coloro che siedono nell'abitacolo di una Ford Capri sarebbe possibile. Certo, l'autoradio non è di serie ma c'è la predisposizione per installarne una, dopo aver elargito un generoso esborso al rivenditore. Ed è proprio in quell'anno che debutta sulle strade europee la più americana delle coupé, una sportiva per famiglie, una tre posti dal cofano sporgente e dal motore ruggente.
Diventa il sogno di tanti, un desiderio alla portata persino della piccola-media borghesia del Vecchio Continente. Fino al 1986 la Capri resta un punto di riferimento, una Mustang all'europea, almeno nelle forme così evocative. Ford, però, la cancella e non ne pianifica una erede. Il mito, tuttavia, resta e cavalca il tempo. La Casa di Detroit, quindi, decide di rispolverare il fortunato nome e di appiccicarlo su un SUV di 4,6 metri a trazione completamente elettrica. È il 2024 e la Capri ritorna in scena, anche se col passato ha pochissimo a che vedere. Questo non è un caso isolato, affatto. I costruttori di lungo corso, in questi ultimi complessi anni, stanno attingendo al grande libro della loro storia per rispolverare nomi altisonanti di ieri per scatenare un effetto nostalgia attorno a un nuovo modello da lanciare. Una spinta positiva per riannodare i fili del destino e sancire le fortune nel mercato di una novella auto.

Quando nel 1991 Michael Jackson entra nelle case di tutto il globo con la sua hit Black or White, Opel presenta il suo fuoristrada per mordere asfalto, terra, sabbia e tutte le superfici più sconnesse: la Frontera. Il 4x4 va avanti in questa conformazione fino al 2003, anno di congedo. Il nome Frontera, però, riappare per magia nei listini Opel nel 2024 per animare un pratico crossover, anche in versione a sette posti. Fiat ha avuto nella 600 l'utilitaria che ha messo le ruote agli italiani, la prima auto di massa simbolo del boom economico. Un nome troppo ghiotto per non essere rimesso in pista nel 2023 su un crossover romantico, che però ha poco a che vedere con l'antenata.
E Topolino? Il quadriciclo elettrico uscito nel 2023 non ha grosse analogie con la Fiat 500, detta Topolino, del 1936 ma sfoggia qualche similitudine in più con la Nuova 500 nata nel 1957. Per un po' di tempo ha girato la voce di un ritorno della Volkswagen Scirocco, mitico coupé di Wolfsburg, come SUV elettrico sportivo.
A togliere ogni dubbio ci ha pensato il CEO di VW, Thomas Schäfer: "Se chiami qualcosa con un nome storico, deve essere coerente". Punti di vista, anche se la fedeltà al passato paga e gli esempi di Mini, Fiat 500, Renault 4 e 5 e altre ancora lo dimostrano.