Quei successi internazionali da Bush a Gheddafi

Roma L’onore delle armi glielo concede pubblicamente Sarkozy. Che chiude il suo semestre di presidenza dell’Ue con un «omaggio all’Italia». Sul clima, dice il presidente francese, «è stato possibile trovare rapidamente un accordo solo grazie a Berlusconi». Per una volta, insomma, sarà difficile sostenere - come spesso accade - che l’Italia e Berlusconi non hanno un ruolo nel panorama delle diplomazie europee visto che il riconoscimento l’inquilino dell’Eliseo non solo lo fa apertis verbis ma per di più in conferenza stampa.
Il Cavaliere se la ride, incassa e s’invola per Chieti dove l’aspetta il comizio finale della campagna elettorale per le regionali abruzzesi. Impegno a cui non si sottrae, nonostante la sua vera passione resti la politica estera. Ne sa qualcosa Valentino Valentini, che oltre a essere deputato è l’uomo che ha in mano le chiavi della diplomazia di Palazzo Chigi. È toccato a lui, ovviamente d’intesa con la Farnesina, organizzare negli ultimi mesi la girandola di vertici e incontri bilaterali per il mondo.
Ultimo in ordine di tempo quello a Tirana con Berisha. Convenevoli, complimenti reciproci e poi la firma di accordi economici e commerciali tra Italia e Albania per un totale di oltre due miliardi di euro nei settori dell’agricoltura, delle imprese, del turismo e di internet. A partire dall’intesa per la realizzazione di un rigassificatore nella zona di Fier e di una condotta sottomarina per l’elettricità. Prima, a metà novembre, c’era stato il bilaterale di Smirne, con Erdogan e un buon numero di ministri. Anche qui, la firma di molte intese con la Turchia, tra cui quellaper la nascita di un’università italo-turca a Istanbul. Ancora un passo indietro e si arriva alla due giorni di Mosca, il 6 e 7 novembre. Ancora intese economiche perché, spiega il Cavaliere, «l’Italia ha la precisa volontà di diventare il primo partner commerciale della Russia». Medvedev ascolta e conferma: «Ma dall’inizio dell’anno gli scambi commerciali hanno avuto un incremento del 60%». Durante il vertice si firmano tredici accordi: sulla cooperazione culturale (per lo scambio di opere per mostre, alcune mai uscite prima dalla Russia), sulla sicurezza (un trattato di cooperazione nella lotta agli stupefacenti), sull’energia nucleare a uso civile. E poi intese commerciali: per una fabbrica di pneumatici a Togliatti, per una joint venture con Finmeccanica sul fronte ferrovie e su quello per l’assemblaggio in Russia dell’elicottero civile Aw-39 della Agusta Westland. Berlusconi non nasconde la soddisfazione e quando incontra i cronisti che lo attendono a tarda sera all’hotel Kempinski elenca soddisfatto le tredici intese: «Avete visto?».
Ma in questi mesi il Cavaliere è passato anche in Libia, dove ha firmato uno storico patto con Gheddafi, s’è affacciato in Kazhakistan e non ha perso un summit internazionale. Dal vertice Asem a Pechino al G20 di Washington passando per i tanti Consigli europei a Bruxelles.

Il riconoscimento più sentito, però, glielo ha concesso Bush invitandolo alla Casa Bianca per le celebrazioni in pompa magna del Columbus day. Con tanto di ricevimento serale. Un onore che il presidente americano ha riservato solo alla regina Elisabetta, Benedetto XVI e Sarkozy.

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