Economia

Quei Tesori di Lazard

Quei Tesori di Lazard

Pensiamo soprattutto alle mogli. «Sì cara sono a Parigi al Mef». E ancora. «Ma te l’ho detto tesoro sono a Roma al Mef». Equivoci facili per i partner dei partner di Lazard. Tocca spiegare che lavorano nello stesso momento per due ministeri dell’Economia e delle Finanze e, aggiungiamo noi, per vendere più o meno la stessa carta. A Roma quella dell’Enel per 4,5 miliardi. E a Parigi quella di Gaz de France, per 4 miliardi. Nel giro di cinque settimane sul mercato europeo, considerando le utilities tedesche e greche for sale, arriveranno richieste per 12 miliardi. Chi parte prima dunque fa meno fila. Ecco perché più che le compagne sono i funzionari del Mef made in Italy a essere un po’seccati. «Come è possibile - si son chiesti - che Gdf abbia pensato di andare sul mercato esattamente un giorno prima di Enel, che è annunciata da mesi?».

Presto fatto: si anticipa di due settimane l’Ipo Enel e verso i partner di Lazard una piccola scena di gelosia.

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