«Ma quei test sono troppo generici Potrebbe essere un’altra infezione»

«Nuovi esami ci diranno se si tratta di un altro ceppo che in Asia è endemico»

«In Romania è stato fatto un test molto generico, che potrebbe anche non significare molto». Lo afferma la dottoressa Ilaria Capua, veterinaria, direttrice dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, con sede a Padova, che funge da centro di referenza nazionale Oie e Fao per l’influenza aviaria. «Le infezioni da un altro virus influenzale H9N2 è endemica dal Medio all’Estremo Oriente, quindi può essere che si tratti di quest’infezione presente da moltissimo tempo. Purtroppo, l’uso del termine “influenza” è generico e può creare moltissimi malintesi». Inoltre la specialista precisa: «Qualora questi casi fossero confermati, cosa che ritengo abbastanza remota, si tratterebbe del virus dei polli, non del virus pandemico dell’uomo».


La direttrice dello Zooprofilattico sottolinea infatti che «è stata fatta confusione tra un virus che è presente in Asia da oltre due anni, l’H5N1, che è passato all’uomo in casi sporadici e la generazione del virus pandemico che per adesso ancora non esiste». Un virus, conclude, che «potrebbe emergere a partire da progenitori virali presenti nelle popolazioni aviarie domestiche e selvatiche, ma che, ribadisco, non c’è ancora».

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