Quei Toni sempre eccessivi su chiunque arrivi al Genoa

Quei Toni sempre eccessivi su chiunque arrivi al Genoa

(...) ha venduto anche Toni e guarda quanto segna». Ovviamente detto da chi ancora giovedì pomeriggio saccheggiava i calendari per imprecare contro «quel bidone che non segna neanche a porta vuota». E ovviamente contro chi lo aveva comprato. Sì, Luca Toni da ieri è della Juventus. Regalato ai bianconeri che, in cambio, faranno però risparmiare al Genoa 12 milioni lordi di qui al giugno 2012 (l’ingaggio annunciato personalmente dal presidente Preziosi e che il bomber si è ridotto pur di andare a Torino) e l’ennesimo carico di polemiche a ogni pallone che non finisce in rete.
Ma non ci sono problemi, perché orfani del loro tormentone preferito, molti tifosi rossoblù si sono già inventati quello nuovo: domani a Cesena chi va in campo? Ci sono Jankovic e Destro che mostrano grandi segnali di recupero. C’è quel Rudolf sempre invocato quando va in panchina. C’è Boakye accolto dalle ovazioni se subentra al 91’. Poi magari per qualche migliaio di allenatori rossoblù - in particolare per gli stessi che avevano magnificato la campagna estiva del Genoa prima di vedere i riscontri sul campo - su tutti questi salvatori della patria cui Toni levava immeritatamente spazio voleranno strali dai soliti... toni eccessivi. Ma all’indomani di Cesena dovrà essere davvero un altro giorno. Sculli e Palacio, che potrebbero comunque essere già in panchina in Romagna, torneranno a rinforzare l’attacco. E magari arriverà anche il colpo in più. Matri si è stirato e cioè sarebbe eventualmente disponibile più o meno insieme a Paloschi, che sta recuperando la preparazione persa (ancora qualche settimana per vederlo in campo). Ieri si è parlato con insistenza di Zé Eduardo del Santos (che sembrava poter finire in prestito al Cesena) o di Boselli, l’italo-argentino del Wigam.
Da febbraio, insomma, Genoa tutto nuovo e probabilmente attrezzato per chiudere dignitosamente il campionato. Nell’attesa, queste almeno le intenzioni ormai chiare della società, di schierare per il nuovo anno una squadra con i giovani migliori ma già rodati.

Quello dei tifosi è un altro mestiere, che non prevede soddisfazioni troppo differite, ma il mugugno alla notizia del primo gol di Toni, in grado di cancellare con una sola zuccata vincente i ricordi di chi - in società e in gradinata - oggi è soddisfatto per averlo «rifilato» ai bianconeri.

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