Quel black-out di un’ora nello spoglio al Senato E l’incredibile crollo delle schede bianche: -76%

Milano. «Ho perso le elezioni per i brogli in Calabria e soprattutto in Campania». Così Silvio Berlusconi, nell’agosto 2007, sintetizzava i dubbi circa il voto nella regione guidata da Antonio Bassolino. Sin dalla notte dello spoglio, infatti, la situazione in Campania appariva poco chiara. Ecco cosa accadde. La Nexus - pur tra mille difficoltà - dà la Cdl in lieve vantaggio. L’Unione a quel punto in un comunicato stampa richiede vigilanza e attenzione sulla comunicazione dei dati. Parallelamente, si registra un black out di oltre un’ora nella trasmissione dei dati dai seggi elettorali alla Prefettura di Napoli. È ormai evidente che la situazione nazionale è di sostanziale parità e decideranno poche migliaia di voti. Ogni ritardo contribuisce ad avvelenare il clima e l’ora abbondante di silenzio aumenta i sospetti. Quando finalmente dalla Campania giungono i risultati, l’esito è ribaltato e l’Unione appare in vantaggio. I dubbi in merito sono poi amplificati dall’incredibile calo delle schede bianche registrato nella terra di Bassolino: dalle 216.901 unità del 2001 alle 52.093 del 2006, con una diminuzione del 76%. L’esito del voto in Campania è fondamentale, perché la legge elettorale prevede l’assegnazione del premio di maggioranza alla coalizione vincente su base regionale.

La sinistra vince per una manciata di voti e si aggiudica due senatori in premio, togliendoli alla Cdl: in un contesto equilibrato come quello del Senato, una differenza di quattro senatori assume un peso assai rilevante e permette a Romano Prodi di mantenere un seppur esiguo vantaggio numerico a Palazzo Madama.

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