Quel parcheggio di scambio occupato dai rom

Desideri (lista Storace) e Schiuma (An): «Un punto-chiave Il Campidoglio deve intervenire

«Il parcheggio di scambio di Saxa Rubra, gestito dall’Atac, è ancora occupato, si suppone abusivamente, dai nomadi». Lo denuncia, in una nota, il capogruppo della Lista Storace alla Regione Lazio Fabio Desideri.
«La grande area sosta - aggiunge Desideri - costituisce un punto chiave per tutta la mobilità romana. È collegata con i mezzi pubblici, sia su gomma che su ferro: lasciando l’auto è possibile, ad esempio, raggiungere il centro della capitale (e senza inquinare, direbbe il Campidoglio) soprattutto oggi (ieri) che è giornata di targhe alterne. Peccato che il parcheggio sia ancora in gran parte occupato, crediamo in maniera non lecita, dai nomadi, che continuano ad affastellare tende e roulotte».
«Dal sito internet dell’Atac, l’azienda che gestisce la rete dei trasporti, i posteggi e i semafori di Roma - prosegue Desideri - apprendiamo che Saxa Rubra è in grado (o forse è meglio dire era) di ospitare 504 automobili, di cui 13 dei disabili, secondo un tariffario ben definito, con esenzione per gli abbonati a Metrebus. Abbiamo denunciato l’occupazione del parcheggio già lo scorso febbraio e più volte. Da allora, nulla è cambiato». «Oggi - conclude il consigliere - con molti romani costretti ad affidarsi per l’ennesima volta ai mezzi pubblici, continuiamo a domandare che cosa pensano gli amministratori capitolini di tutto ciò?».
Sulla questione interviene ironicamente il vicepresidente del consiglio comunale Fabio Sabbatani Schiuma di An. «Cari romani - dichiara - lasciate pure l’automobile al parcheggio di scambio di Saxa Rubra e... dimenticatevela. Al massimo, affidatevi alla fortuna, può darsi che al ritorno lei sia ancora lì ad aspettarvi. Altrimenti, provate a chiedere lumi direttamente al Campidoglio. Questa è la gestione dei nodi di scambio, questa è la cura del ferro voluta da Veltroni».
«Il parcheggio di Saxa Rubra è ormai occupato da mesi dai nomadi - conclude Sabbatani Schiuma - che l’hanno eletto a loro domicilio.

E se per entrare dovete pagare, per uscire dovete sperare che non sia stata oggetto delle attenzioni degli ospiti di Veltroni. Ospiti accuratamente tenuti lontano dai lustrini con i quali il Sindaco ha sepolto i problemi della Capitale, quelli veri, quelli mai affrontati e risolti».

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