«Quel tabloid è stata un’aberrazione, colpa mia»

«News of the World è stata una aberrazione, ed è stata colpa mia». È arrivato davanti alla Commissione Leveson che indaga sull’etica dei media britannici in seguito allo scandalo delle intercettazioni illegali, il mea culpa del magnate di Sky Rupert Murdoch che ha definito il Tabloidgate «un serio colpo alla mia reputazione». Il tycoon delle comunicazioni ha detto di aver chiuso il tabloid in modo impulsivo: «Ero nel panico, ma sono felice di averlo fatto». Murdoch ha chiuso il tabloid britannico la scorsa estate, quando è emerso che diversi giornalisti controllavano illegalmente le segreterie telefoniche di celebrità, sportivi e vittime di crimini alla ricerca di scoop pagando tangenti a Scotland Yard per ottenere informazioni. «Ho fallito», ha ammesso a un certo punto il presidente di News Corp, chiedendo scusa per non aver stroncato sul nascere la pratica. Murdoch ha accusato «un direttore» del defunto tabloid di aver orchestrato l’insabbiamento tenendo all’oscuro i vertici della società: «Qualcuno si è reso responsabile dell’occultamento di cui siamo stati vittime e me ne rincresce».

Infine, ha ricordato che nel mondo dei media «un giornalista che fa un favore e riceve un favore in cambio è la pratica di ogni giorno» ma che ha speso centinaia di milioni di dollari per «ripulire» la sua società dai giornalisti disonesti.

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