«4 mesi, 3 settimane e 2 giorni» di Cristian Mungiu (Romania), con Anamaria Marinca, Laura Vasiliu e Vlad Ivanov, è sostenuto da chi auspica che ai festival vincano registi esordienti di cinematografie emergenti. Il film racconta un aborto nella Bucarest del 1988 in modo cupo, ma anche spiritoso.
Le quattro donne in giuria, Maggie Cheung, Toni Collette, Maria de Medeiros e Sarah Polley, potrebbero prediligerlo; i cinque giurati uomini, Marco Bellocchio, Stephen Frears, Orhan Pahmuk, Michel Piccoli e Abderrahmane Sissako forse non le contrasterebbero.
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