«Kafka sulla spiaggia», lo spettacolo in scena al Teatro Arsenale fino a domenica, ha un sottotitolo poetico ed eloquente: «Il viaggio di un Edipo quindicenne». Tamura Kafka, il protagonista della pièce tratta da un romanzo di Haruki Murakami, è un adolescente in fuga dal suo destino, un ragazzo già adulto e molto determinato a risolvere gli enigmi che costellano la sua nascita. A questa vicenda dai contorni edipici, si intreccia quella di un altro fuggitivo, il vecchio Nakata, un uomo candido e persino un po' sprovveduto che ha alle spalle una biografia tormentata, a cui vuole dare un senso trovando la «pietra dell'entrata del mondo», la soglia in cui il reale si trasfigura nell'irreale e gli eventi sembrano diventare reversibili. Sia Tamura Kafka che Nakata compiono un viaggio dai risvolti iniziatici, un itinerario in cui ad altri personaggi spetta il compito di illuminare degli aspetti reconditi dell'esistenza. Diversi soggetti infatti affiancano i due protagonisti: Hoshino, un giovane camionista di irresistibile simpatia; laffascinante signora Saeki, ferma nel ricordo di un passato lontano; Oshima, landrogino custode di una biblioteca; una splendida prostituta che fa sesso citando Hegel. Tamura ottiene le sue risposte proprio dalla signora Saeki, misteriosa ed elegante bibliotecaria incontrata per caso che è al corrente di aspetti inediti della sua infanzia. Nakata trova invece in Hoshino il perfetto compagno di strada, capace di incoraggiarlo e sorreggerlo fino al termine del percorso. Le storia dell'adolescente fin troppo maturo e del vecchio dai tratti infantili si dipana attraverso una lunga sequenza di episodi, una giustapposizione di frammenti narrativi tra i quali lo spettatore rischia talvolta di perdersi. D'altra parte la regia dello spettacolo, affidata a Kuniaki Ida, sembra voler suscitare il disorientamento e utilizzarlo a fini drammaturgici, come se fosse uno strumento di sospensione, un espediente per immergere la scena in un clima ulteriormente metafisico. Come al solito, bravi gli attori della compagnia dell'Arsenale: a cominciare da Giovanni Calò, che interpreta sia Tamura Kafka che Nakata con ammirevole agilità e con grande delicatezza.
Straordinaria anche Claudia Lawrence che, nella parte della signora Saeki, esprime perfettamente quel senso di enigmaticità misto a tenerezza che rappresenta il tono di fondo del romanzo di Murakami (info: 02-8321999 www.teatroarsenale.it).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.