Quella catena vecchia 90 anni

Far leva sull’avidità: è questo il meccanismo che ancora oggi tiene in piedi il cosiddetto «schema Ponzi», di cui Bernard Madoff è stato solo l’ultimo utilizzatore. Inventato nel 1920 da Charles Ponti, un immigrato italiano a Boston con una lunga lista di precedenti penali per truffa che riuscì in meno di un anno a ingannare 40mila persone per l’equivalente di 162 milioni dollari di oggi, lo schema è una sorta di catena di Sant’Antonio finanziaria che si è distinta nei decenni per la capacità di far proseliti. Seppur più sofisticato, l’impianto di base è rimasto pressoché identico a quello architettato quasi 90 anni fa da Mr. Ponzi: promessa di alti guadagni, anche di raddoppio del capitale. E in tempi rapidi.

Come? Semplice: i rendimenti, non derivando da attività finanziarie, vengono pagati ai primi investitori con una parte del capitale degli investitori successivi. Una truffa con le gambe corte: regge finché riesce a scovare nuovi «polli». Poi, inevitabilmente, finisce a gambe all’aria.

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