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Ma quella maglietta di Materazzi...

Una grande festa di popolo e di sport, non rovinata ma guastata da alcune stonature, a cominciare dalla maglietta con cui Marco Materazzi ha deciso di celebrare la Champions. Mentre tutti i suoi compagni di squadra hanno infatti deciso di sfilare sul campo con la bandiera del proprio Paese (brasiliana, ghanese, argentina, olandese, portoghese, camerunense), l’unico italiano da due minuti (di recupero) di Champions, invece di una bandiera o almeno bandierina italiana, che fa? Indossa una maglietta in cui prende per i fondelli tifosi, giocatori e società della Juventus. Un seguito quasi naturale dopo la maschera di Berlusconi indossata al derby, lo striscione volgare contro Ambrosini nella festa scudetto 2009 e quello simile indirizzato a Totti realizzato dai tifosi nerazzurri ma attaccato al pullman dei festeggiamenti per il titolo di quest’anno. Volgarità e maleducazione, come quella dei tifosi di serie C che, insieme ai resti di una notte di festeggiamenti, eccessi e in alcuni casi anche violenza, hanno lasciato come ricordo cestini divelti, cocci di vetro infilati ovunque, siepi distrutte.

E l’odore di urina che a Milano ha reso irrespirabile l’aria nelle vie intorno a piazza Duomo.

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