Agli inizi degli anni Cinquanta del secolo scorso, nel quartiere di Rivarolo e precisamente a Teglia, viveva una signora che aveva una figlia gravemente handicappata che alletà di circa tredici anni era rimasta con le dimensioni di una bambina di tre anni e viveva in uno stato puramente vegetativo.
Nelle belle giornate la mamma la portava allaperto.
La coricava sullerba a prendere il sole e la chiamava dolcemente per nome.
Di questo sono stato personalmente testimone.
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