Quella notte... prima degli esami

Le 24 ore che precedono la maturità sono tra i momenti più importanti della vita. Tra ansie e speranze, i vip ci hanno raccontato la loro notte prima degli esami. Vai allo SPECIALE MATURITA' 2008

Quella notte... prima degli esami

Quando arriva è sempre in anticipo sui tempi. Il conto alla rovescia sfugge dal controllo, i giorni sul calendario scivolavano uno dietro l'altro, senza tregua, senza pausa. E domani è già maturità. Notte insonne quella prima degli esami per molti, anche se quelli impassibili li trovi sempre. Gli alieni, quelli che comunque rispondono: «No, io no figurati, ho dormito come gli altri giorni».

Ilaria D'Amico ad esempio la notte degli esami deve aver dormito benissimo. «Una secchiona». Così si è definita. Una che va dritta alla meta, senza prendere scorciatoie, con duro lavoro. Anche se poi, allo scritto d'italiano quel giorno è scappato un 3 «perché il tema fu considerato fuori traccia».
Quella notte è una notte in bianco. «Alcuni la trascorrono in preda al panico», racconta sul portale di Studenti.it la psicologa Anna Zanon. «Si girano e rigirano nel letto senza riuscire a chiudere occhio perché hanno l'ansia di non farcela». Questione di metodi. Altri recuperano tutto il possibile quella notte. È l'alba dei disperati. La regola è unica: leggere, leggere e leggere. L'utopia è ricordare tutto. Per incamerare il più possibile, per limitare i danni. Fino a fare indigestione, fino a riempirsi di caffè.

Antonietta De Martino non volava oltre i due metri e zero tre. Non c'era ancora Pechino all'orizzonte e la sfida olimpica. Antonietta era solo una ragazza, una studentessa, con l'ansia di dover fare tutto in fretta, gli esami erano vicini e lei aveva pagine e pagine da recuperare. Ma è una tosta e non si è mai scoraggiata. Il suo punto di forza è il colpo di reni. È quello il segreto per ingannare le leggi della gravità. Il cantante Simone Cristicchi ha ammesso di «essere riuscito a improvvisare parlando di musica». Ansia vera invece per Cristiana Capotondi. L’attrice romana ha confessato di aver passato la notte prima degli esami a «rigirarsi nel letto per l’emozione dell’esame di maturità». La stessa sensazione che ha provato Anna Tatangelo. Lei, la notte prima degli esami era allo Stadio Olimpico, ospite di Gigi D’Alessio, a cantare davanti a 40mila persone.

Uno che invece andava male a scuola era Camilleri. «Mi hanno cacciato dall’Accademia d’arte drammatica per motivi disciplinari, dice». Il suo primo maestro era un mezzadro, niente prof dall’aria rigorosa. Era lui che gli raccontava storie, aneddoti di paese. Storie contadine poi riutilizzate nei libri. Ricordi di uno spazio incastrato, soffocante e comunque lontano li ha l’attore Glauco Onorato: «I prof non mi capivano - dice -. Non sapevo fare niente, andavo malissimo a scuola. Mio padre parlando con un collega si lamentava di me: “Lo hanno bocciato ancora, ruba le maniglie dei portoni per rivendersele”. Allora il collega gli risponde: “Se non sa fare niente allora farà l’attore”». Storie di talenti e destini, di alunni incompresi che hanno trovato da soli la strada.

Come è successo a Hiroshi Hamaya, una maestro della fotografia, che ha scoperto il suo talento quasi sbagliando strada. «Mi piaceva la pittura ma a scuola non mi capivano. Sono diventato fotografo perché non ho avuto coraggio di creare».

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