Quella scia di schiuma che da Pegli arriva al Porto Antico

Quella scia di schiuma che da Pegli arriva al Porto Antico

L’ultimo avvistamento è stato fatto domenica davanti all’accesso della diga del Vte a Voltri. Ampie chiazze di schiuma galleggiavano in mare. La novità però rispetto alle volte precedenti (perché l’inquinamento del mare di Voltri è fenomeno già conosciuto da alcuni anni) è che l’indomani queste macchie giallognole e dense si sono spostate fino al Porto Antico. E se nel loro viaggio rimanevano abbastanza isolate, poi si sono ricompattate proprio di fronte a Palazzo San Giorgio.
Osservando più attentamente però, l’ammasso di schiuma più consistente sembrava essere in corrispondenza dello scarico del molo di levante nascosto da una serie di teloni.
A fare questa segnalazione è il signor Gherardo Rapallo che ha scattato delle foto poi pubblicate in internet. A dire la verità, non è la prima volta che Rapallo segue la storia delle chiazze di schiuma in mare, perché è almeno da un paio d’anni che cerca di capire quali siano le cause di questo inquinamento.
«Sono trascorsi anni dai primi avvistamenti delle chiazze sulle coste pegliesi - scrive sul sito www.pegli.com il signor Rapallo - ed un controllo sull’origine delle stesse sarebbe opportuno. Bisognerebbe chiarire la natura dell’accumulo in Porto Antico: se semplice punto di raccolta di un flusso esterno trascinato dalle correnti o luogo d’origine. Centro non pare chiara la necessità di nascondere le tubature con dei teli».


E pensare che due giorni dopo, il 22 giugno, a pochi passi da quegli scarichi si era ormeggiata la goletta di Legambiente. «Le tubazioni hanno cessato di scaricare in mare - scrive Rapallo -, i teli di protezione sono scomparsi ma un battello turistico continua a celare la vista dei tubi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica