"Quell'area dell'ippodromo. La Maura nell'operazione urbanistica per lo stadio"

Il consigliere Fedrighini racconta la battaglia per rendere inedificabile l'area che interessava a Comune e costruttori

"Quell'area dell'ippodromo. La Maura nell'operazione urbanistica per lo stadio"
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"Mi sembra chiaro che l'area della Maura doveva essere merce di scambio di un'operazione urbanistica più vasta che riguardava anche il Meazza" assicura il consigliere comunale del gruppo Misto Enrico Fedrighini, leggendo le conversazioni riportate dal Giornale tra l'architetto Stefano Boeri e l'ormai ex assessore alla Rigenerazione Urbana Giancarlo Tancredi sul progetto per il nuovo San Siro.

Boeri, dopo aver presentato le sue idee per lo stadio, cerca di capire come renderle più appetibili per i club, chiedendosi quanta volumetria aggiuntiva potrebbe avere il Meazza. Nella sua risposta, Tancredi accenna all'intenzione di trasferire parte di queste volumetrie su La Maura "permutando" aree "edificande" con un nuovo parco intorno a San Siro. Fedrighini sottolinea che "la Pista Maura è un'area verde vincolata dal Parco Sud" e parla di un piano "non ufficiale" che si legherebbe, a sua detta, sia alla volontà di Palazzo Marino di comprare l'area di La Maura sia alla trattativa tra un'azienda privata e Snaitech per l'acquisizione della zona che avrebbe potuto ospitare anche un progetto per la realizzazione di migliaia di case per i cittadini. "Alla fine il vero business sono le volumetrie terziarie commerciali che i fondi di investimento mantengono solo a condizione di demolire e ricostruire lo stadio". Per il consigliere va fatta luce sulla proposta del Comune di acquistare La Maura, sulle iniziative promosse da imprese immobiliari per edificarla, ma anche su un punto politico che riaccende il dibattito tra lui e i Verdi. "Quando, poco tempo fa, arrivò in Consiglio un ordine del giorno sulla Pista Maura scritto non so da chi e firmato dai due consiglieri Verdi Gorini e Cucchiara - ricorda - proposi in Aula una integrazione: impegnare sindaco e giunta a garantire l'inedificabilità totale della Pista Maura e il suo mantenimento. Questa proposta venne respinta e l'ordine del giorno venne approvato escludendo la tutela per la Pista. Adesso capisco perché...". Accuse che il capogruppo dei Verdi a Palazzo Marino, Tommaso Gorini, rimanda al mittente. Intanto, quelle di Tancredi a Boeri sono "dichiarazioni coerenti con quello che abbiamo visto in quel periodo" dato che in quel momento "si ventilava l'ipotesi dello stadio a La Maura, ipotesi a cui lo stesso sindaco Sala aveva aperto pubblicamente. Quindi mi sorprendono fino a un certo punto". Poi "la mobilitazione massiva dei cittadini ha fatto capire che non era il caso. Dalla mia prospettiva - aggiunge Gorini - confermano ancora di più la necessità di acquisire quelle aree edificande per trasformarle in un parco pubblico in modo da scongiurare definitivamente ogni appetito immobiliare". Le parole di Fedrighini, invece, rappresentano "un'altra puntata della querelle tra me e lui" su questo tema. "Lui dice che chiedere di garantire l'inedificabilità di La Maura avrebbe cambiato le cose.

Io penso che sarebbe stata solo una dichiarazione di buona volontà utile a lui per metterci il cappello, ma senza un reale effetto o vincolo - osserva -, perché il Pgt demanda al Parco Sud sull'edificabilità entro i suoi confini e perché il Comune non può d'imperio cancellare dei diritti edificatori esistenti, se non a rischio di contenziosi legali che potrebbero anche portare a risultati opposti a quelli sperati".

Pronta la controreplica di Fedrighini: "Qualunque documento del Consiglio può rimanere una dichiarazione di buona volontà. Oppure, come in questo caso, una copertura politica per operazioni opache".

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