A quelle adolescenti manca Lattuada

Una ragazzina sbranata dai cani, un’altra lasciata morire di paura e di stenti, una terza stuprata sino a farle perdere la ragione, una quarta che si impicca, la loro gelida e inflessibile istitutrice che si spara un colpo di pistola in bocca... Ambientato in Turingia alla vigilia della Prima guerra mondiale, L’educazione fisica delle fanciulle è sgradevole al punto giusto quanto improbabile come storia in sé: una favola nera dove Cappuccetto rosso non viene salvato da nessun cacciatore ed è vittima innocente della propria ambizione. Vorrebbe essere la prima ballerina del corpo di ballo che il rigido collegio seleziona per lo spettacolo clou a cui il principe avrà la compiacenza di assistere: e non sa che il premio è un’offerta sacrificale.
Tratto da un romanzo di fine secolo, MinehaHa, dell’austriaco decadente Franz Wedekind, l’autore di Risveglio di primavera, la sceneggiatura originale del film porta la firma dell’italiano Alberto Lattuada, il cantore per eccellenza dell’età acerba, delle ninfette e dei languori... L’impressione che John Irvin, regista inglese dal piglio hollywoodiano (Hamburger Hill, I mastini della guerra) ci abbia messo abbondantemente del suo, non è peregrina. Che il libro di Wedekind avesse a suo tempo entusiasmato Lattuada, è più che comprensibile, visto che si tratta di un piccolo campionario del, come dire, Lattuada-pensiero. C’è il risveglio dei sensi, l’età ingrata dell’adolescenza con le sue paure, i suoi rituali e i suoi misteri, l’ambiente chiuso di un collegio, repressione e anarchici quanto infantili conati di ribellione, il sesso come scoperta, educazione, innocenza e inganno, la morte come accidente, espiazione, punizione.
Prodotto dall’italiana Ida di Benedetto, interpretato dall’americana Jaqueline Bisset, diretto, come già detto, da un regista britannico, il film ha i suoi punti di forza in una buona ricostruzione di ambienti e nella recitazione del cast femminile (la Bisset, appunto, Galatea Renzi, una sorprendente Eva Grimaldi, Hannah Taylor Gordon, Mary Migly e tutte le jeunes filles en fleur che fanno corona).

Da dimenticare Urbano Barberini e Enrico Lo Verso, l’uno principe e l’altro poliziotto quanto chi scrive re d’Italia.

L’EDUCAZIONE FISICA DELLE FANCIULLE, di John Irvin (Italia-Repubblica Ceca-Gran Bretagna 2005). Con Jacqueline Bisset, Galatea Renzi, Hannah Taylor Gordon. 107 minuti

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