«Quelle schede erano già segnate»

Si presenta al seggio e le consegnano due schede per Camera e Senato, ma già votate. È successo a Cesole, piccola frazione nel Mantovano. Quando in cabina la donna ha posato le schede sul banchetto per scegliere il simbolo a cui dare il voto, si è accorta che sia quella del Senato che quella della Camera, appena ricevute dalle mani dello scrutatore, avevano un contrassegno di partito già barrato. Una scheda, tra l’altro, presentava due croci stampigliate su altrettanti simboli ed era quindi da annullare. La donna si è quindi rivolta al presidente di seggio pretendendo che il fatto venisse messo a verbale. Si è quindi rivolta ai carabinieri che si sono subito recati al seggio per le prime indagini. Le due schede sono ora a disposizione della magistratura.

Come è potuto succedere? L’ipotesi più probabile è che lo scrutatore abbia fatto confusione e abbia dato alla donna la scheda dell’elettore che l’aveva preceduta nel seggio. La scheda, invece di essere messa nell’urna, è stata appoggiata al tavolo insieme alle altre ancora bianche, confondendo l’ignaro scrutatore.

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