Quelle vane promesse elettorali di Burlando

(...) scarsità di risorse, hanno ribadito che le loro priorità sono altre. Sono il completamento dell'asse ad alta capacità Torino-Milano-Roma-Napoli. Per quanto riguarda la nostra regione, hanno ribadito che la priorità è il nodo ferroviario di Genova ed il Raddoppio della Genova-Ventimiglia. Successivamente, se ci saranno risorse disponibili, intervenire prima sulla Milano-Venezia, magari utilizzando i finanziamenti quindicennali indicati nell'ultima finanziaria di Berlusconi e confermati, come ha dimostrato la nostra Paola Setti, nella prossima finanziaria, destinati alle opere anticipatorie per il terzo Valico e poi sulla Genova-Milano. Questo scenario ci porta molto, molto lontano nel tempo, quando forse sarà troppo tardi. Sicuramente oltre il 2017, anno in cui saranno in esercizio, in Svizzera, sia il Lötschberg che il Gottardo e le merci dalla Padania andranno verso nord, verso Rotterdam o Anversa. C'è almeno da sperare che, sia il nodo di Genova che il completamento del raddoppio ferroviario a Ponente, visti i tempi di reazione che RFI, la società del gruppo delle Ferrovie (fino a ieri governata dallo stesso Moretti n.d.r.), che ha come compito prioritario quello di realizzare e gestire le infrastrutture ferroviarie, siano conclusi. Finalmente hanno gettato la maschera, finalmente, ed in modo inequivocabile, hanno fatto chiarezza sulle loro reali intenzioni.

Genova e la Liguria non possono aspettarsi nulla di buono da questo sodalizio e riflettano coloro che nel corso della passata legislatura accusavano Berlusconi, Lunardi e Biasotti di fare solo annunci, mentre in soli tre anni trasformavano una linea sulla carta in un progetto definitivo, approvato dal CIPE, inserito, dal Parlamento Europeo, tra le trenta opere prioritarie e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, adesso sono serviti. Vedrete anche i cinesi tanto corteggiati da Burlando se ne accorgeranno che tutto questo, alla fine, è un terribile bluff.

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