Quelli che... se non perdono «non meritavamo di vincere»

di Claudio De Carli
«Il Genoa meritava di perdere. Oggi la Juve ci ha surclassato in tutte le parti del campo. Sul piano del gioco ci hanno messo in gran difficoltà, dobbiamo riconoscerlo». Firmato Enrico Preziosi. Mica male. Magari il presidente del Genoa avrà anche preso una botta in testa ma la dichiarazione gli fa onore. E non è stata neppure un’eccezione, una settimana fa Mazzarri dopo Parma-Napoli aveva fatto subito outing: «Il Parma ha giocato una buonissima partita, noi non meritavamo di vincere». Ci sono precedenti illustri, non siamo davanti a degli antesignani, a novembre Guidolin dopo Udinese-Rennes: «Non meritavamo di vincere, il Rennes ha fatto qualcosa in più», Prandelli dopo Fiorentina-Lazio 2009: «Non siamo abituati a rubare partite così...». Addirittura dichiarazioni choc come Zoff dopo la finale europea Italia-Jugoslavia ’68: «A essere onesti non meritavamo di vincere». Rivera dopo la finale di coppa Coppe Milan -Leeds del 73: «Non è stata una vittoria meritata». Mourinho dopo Siena-Inter 2008, Mancini dopo Inter-Parma. Ma la dichiarazione di Preziosi segue quella di Mazzarri della scorsa giornata, due nel giro di sette giorni, c’è da preoccuparsi, forse qualcosa sta cambiando in questo calcio immobile con i valori in recessione. O forse è semplicemente facile dirlo quando non si è perso.

Con un’eccezione: «Abbiamo giocato sotto le nostre aspettative, abbiamo sbagliato molto e non meritavamo di vincere», dichiarazione di Villas Boas al termine di Napoli-Chelsea di Champions, londinesi sconfitti pesantemente 3-1 con ridotte possibilità di qualificazione domani notte. Villas Boas poi però è stato esonerato. Vabbè, sarà stata soltanto

una coincidenza.

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