da Roma
Dopo la manifestazione, chi
è più forte Prodi o Veltroni?
«Decisamente questa manifestazione
ha rafforzato Prodi
ed indebolito Veltroni», non
ha dubbi Cesare Salvi capogruppo
di Sinistra democratica
al Senato.
E perché Prodi sarebbe più
forte?
«Perché la gente che è scesa
in piazza ha semplicemente
voluto dire che intende vedere
applicato il Programma dell’Unione,
e non vuole che
l’azione di governo si sbilanci
verso forme di liberismo che
non appartiene al popolo della
sinistra».
Sta dicendo che Veltroni è liberista?
«Non voglio fare personalizzazioni.
Parlo del liberismo del
partito democratico. Alla sinistra
appartengono temi, come
il precariato, dei quali non
possono tornare a mente solo
quando ne parla il Pontefice.
Edè per queste ragioni che abbiamo
sbagliato, noi di Sinistra
democratica, a non partecipare
alla manifestazione.
Non è stata una manifestazione
di incazzati, come pensava
Mussi. È stata una
manifestazione
del popolo della sinistra
che chiede
solo una cosa: il rispetto
del programma».
Ma nel programma
dell’Unione
ogni componente
della coalizione ci
legge quel che
vuole...
«Noi dobbiamo fare i conti
con la Sinistra. Ed ora la sinistra
è più forte. In fin dei conti
la gente scesa in piazza cosa
chiedeva? solo il rispetto di
quel programma. Ed è andata
a San Giovanni per ricordarlo
al governo».
E pensa che quel Programma
possa essere realmente
tradotto in pratica
dal governo
Prodi?
«Facciamo a capirci.
In campagna
elettorale, e nel
Programma, abbiamo
detto e scritto,
giusto o meno,
che era necessario
il superamento della
Legge 30; che il
precariato era tutta
colpa del governo Berlusconi.
Non voglio entrare nel merito
se tutto ciò era giusto. Dico,
però, che lo abbiamo detto.
A questo punto, l’elettorato
chiedeva e chiede che venga
rispettato il Programma.
Invece, con il Protocollo sul
Welfare cosa vede? che la legge
30 è una cosa meravigliosa
e nemmeno si tocca. A questo
punto, l’unica cosa che resta
da fare è scendere in piazza e
ricordare al governo gli impegni
assunti dall’Unione al momento
della campagna elettorale».
Senatore lei sta a Palazzo
madama. Ora avete la finanziaria
in discussione. Pensa
che la manifestazione peserà
sul dibattito sulla manovra?
«Ovviamente, noi faremo i nostri
emendamenti orientati
proprio al rispetto del programma,
così come ci ha chiesto
la gente scesa in piazza».
Ed a questo punto, sono problemi per la maggioranza...
«Guardi, le dò una notizia. Non saremo noi a staccare la spina a Romano Prodi. Il presidente del Consiglio farebbe bene a guardare altrove».
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