«Questa è una rapina: o una pistola»

In «Prendi i soldi e scappa» il protagonista Woody Allen, alias Virgil Starkwell tenta di razziare una banca allungando un foglietto all’impiegato. «Questa è una rapina, agite con prudenza vi tengo tutti sotto giro». Il bancario gli darebbe anche i soldi ma glielo impedisce quell’errore di ortografia: «Capisce, è la procedura» si giustifica. E il povero Virgil viene arrestato.
Non è finito in galera, ma c’è mancato poco, il bandito che l’altro giorno alla 13 si presenta alla filiale Intesa di piazza Gabriele Rosa mettendo sotto al naso all’impiegata un biglietto con su scritto: «Sono un padre di famiglia disperato, ho tre figli. Devo fare questa rapina. O (senza acca) una pistola». La donna allarga le braccia sconsolato «Non c’ho un euro in questo momento» si giustifica quasi dispiaciuta. L’altro fa una smorfia ed esce ma, poco convinto, torna dopo mezz’ora con il suo solito foglietto. Ritrovando la solita bancaria che ripete, non fosse stato chiaro, come la cassa in quel momento sia vuota. E lui se ne va, questa volta per sempre.
Vista la dinamica, l’impiegata non pensa nemmeno ad avvertire la polizia e solo alle 15.30 racconta tutto al direttore che allerta il 113.

Gli agenti intervenuti, sentono i testimoni, visionano le telecamere, insomma le solite cose per identificare il mancato rapinatore. Che si è dimostrato maldestro come il vecchio Virgil, ma almeno più fortunato: lui non è finito in carcere. Almeno per il momento. Ma se continua su questa strada...

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