«Dove non c'è letteratura non c'è storia, non c'e patria. Per il futuro, per salvarci, tutti dobbiamo credere nella letteratura e nella parola». Lo ha oggi detto Rosanna Bettarini, presidentessa del Premio Viareggio-Repaci, al termine dell'incontro in cui la giuria dell'80/a edizione ha reso noto le motivazioni dei premi, che saranno consegnati questa sera, a Edith Bruck con Quanta stella c'è nel cielo (Garzanti) per la sezione narrativa, a Ennio Cavalli con Libro Grosso (Aragno) per la poesia e ad Adriano Prosperi con Giustizia bendata (Einaudi) per la saggistica. Sempre stasera il Premio Internazionale Viareggio-Versilia sarà assegnato al regista Ermanno Olmi, assente però a causa di una caduta. Il maestro dell'Albero degli zoccoli, premiato per «la poeticità delle sue opere», ha inviato una lettera che sarà letta durante la premiazione. «Se la giuria continuerà a lavorare bene anche per il prossimo anno - ha aggiunto Bettarini - il futuro del premio è assicurato. Sono stati esaminati 150 libri e solo l'ultima riunione è durata oltre 4 ore; c'è stata una discussione seria, accesa, ma anche un grande affiatamento». La terna dei vincitori, ha poi aggiunto «era stata annunciata ieri per evitare fughe di notizie. Oggi, assieme ai vincitori, abbiamo spiegato il nostro lavoro. Si tratta di tre libri - ha continuato -, di tre esperienze diverse, ma se devo individuare un file rouge tra loro, senza dubbio dico che sono uniti da temi come la dignità dell'uomo e la libertà espressiva». Bettarini ha poi spiegato che, molte delle domande rivolte ai tre autori avevano come contenuto principale la giustizia; nelle motivazioni del premio a Prosperi, infatti, si fa riferimento alla «crisi della giustizia contemporanea, divisa tra la rappresentazione europea e quella americana ed i mutamenti mediatici dell'opinione pubblica».
Non è mancata infine una critica da parte di Bruck (che nel suo libro narra di una ragazza ebrea scampata ad Auschwitz) verso La vita è bella di Roberto Begnini: «Meglio la nuda verità - ha detto - che le storie di fantasia».Msac
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