Adalberto Signore
da Roma
Andiamo con ordine. Mercoledì ha deciso di abbandonare lAula della Camera insieme a tutto lUdeur perché era contrario alla colorita protesta a suon di cartelli organizzata dal suo schieramento. Il giorno successivo, giovedì, ha invece lasciato gli studi di Rai2 dove nel corso della trasmissione «Alice», il nuovo programma di Anna La Rosa, si stavano confrontando i candidati del centrosinistra alle primarie di domani. Onorevole Clemente Mastella, non sarà che questa Unione le inizia a stare stretta?
«Lo spettacolo che è andato in onda laltra sera è stato disgustoso. Violenza bella e buona».
Ovviamente si riferisce allaccompagnatore di Simona Panzino, candidata dei Disobbedienti, che durante la diretta si è avventato verso il palco con il volto coperto da un passamontagna con i colori della bandiera della pace.
«Ovviamente. Me ne sono andato per lindignazione. Anche perché mi pare assurdo che, rispondendo a una domanda del direttore del Riformista Antonio Polito, la Panzino dichiari candidamente che sì, ora partecipa alle primarie, ma poi alle elezioni se ne strafotterà e non voterà per lUnione. La verità è che è venuta in studio solo per creare lincidente, la sceneggiata era chiaramente studiata».
Dai Disobbedienti?
«La Panzino era di certo daccordo. Mi chiedo solo se Romano Prodi e Fausto Bertinotti hanno deciso di non venire perché qualcuno li ha avvertiti».
Pensava di trovarli in studio?
«Certo. Era loccasione per confrontarci tutti uno con laltro, invece si sono dileguati. Evidentemente i candidati alle primarie non sono tutti sullo stesso piano, magari ci considerano di serie B. Chissà, avranno pensato: Visto che si sa già chi vince.... Anche se poi chiunque sia il candidato premier dovrà vedersela con tutti i partiti dello schieramento. Se Prodi aveva dei problemi faceva bene a dircelo, potevano decidere di fare come a piazza del Popolo dove eravamo tutti presenti ma abbiamo lasciato parlare solo lui a nome di tutti. Perché per come è andata a finire era meglio non farle queste primarie».
Lei, però, è stato lunico ad abbandonare gli studi.
«Guardi, quando prima che iniziasse la diretta ho visto arrivare quel tipo incappucciato mi sono sentito male. Ma dopo la sceneggiata non me la sono proprio sentita di andare avanti. Il problema è che ho paura che nei prossimi giorni continueremo a vederne delle belle. Con Alfonso Pecoraro Scanio che invece di stigmatizzare laccaduto sè messo a fare il cerchiobottista. Vergognoso».
Mercoledì si è dissociato dalla protesta organizzata dallUnione alla Camera, giovedì da quanto accaduto negli studi di «Alice». Ora critica le «défaillances» di Prodi e Bertinotti e il comportamento di Pecoraro Scanio. Ma non sarà che il centrosinistra le inizia a stare un po stretto?
«Non cè dubbio che su questa strada la mia gente non mi segue. Il mio mondo politico di riferimento, gli elettori dellUdeur, iniziano a trovarsi seriamente a disagio e questo è un problema politico serio che porrò a Prodi al più presto. Chiederò con forza uno spostamento della coalizione verso il centro».
Le piace la legge elettorale approvata alla Camera?
«Non amo quella in vigore, ma certo quella appena approvata è davvero paradossale. Non ci sono le preferenze, per esempio, e questo non mi piace. Anche se poi le preferenze rispuntano fuori per chi vota nella circoscrizione estero. Insomma, per trovarmi a mio agio mi dovrei trasferire oltreconfine».
Dovesse passare anche al Senato il centrosinistra come risolverà il problema Prodi?
«Questo non lo so, è una cosa che riguarda lui. Per quel che mi compete so solo che questa legge elettorale mi dà una forza straordinaria al Senato».
Con il premio di maggioranza su scala regionale?
«Certo. Dal Lazio in giù superiamo lo sbarramento del 3 per cento in tutte le regioni. E in molte di queste il nostro contributo per la vittoria è determinante.
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