RomaFino a giovedì, erano in pochi a crederci. Ma il vertice di ieri tra la presidente di Confindustria e i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, per quanto interlocutorio, ha centrato lobiettivo. Sul tavolo del vertice tra Emma Marcegaglia, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti cerano i temi che hanno diviso il sindacato per quasi venti anni: contratti e rappresentanza sindacale. Ma invece di uscire con un altro accordo separato, cioè senza la Cgil, questa volta i quattro hanno fatto capire che le distanze si sono accorciate e che martedì potrebbe arrivare un accordo storico.
Sindacati e industiriali non hanno dato particolari su quali potrebbero essere i punti di contatto. «Serve riservatezza», ha spiegato Camusso che deve giocare una complicata partita interna alla sua Cgil. Ma qualcosa è trapelato: sulla rappresentatività delle organizzazioni sindacali, si potrebbe arrivare ad un criterio di rilevazione che accontenti la Cgil. Mentre sullesigibilità - cioè sul diritto delle aziende a pretendere che gli accordi siano rispettati da tutti - potrebbe passare il principio maggioritario. Se un sindacato si smarcherà, dovrà comunque rispettare lintesa. Una misura che sembra penalizzare i metalmeccanici della Fiom-Cgil, che hanno rotto con le altre organizzazioni e non riconoscono le intese che non hanno firmato. Lunico a criticare lesito dellincontro ieri è stato infatti Giorgio Cremaschi, esponente della sinistra Cgil e della Fiom.
Per il resto, tutti soddisfatti. Il ministro Maurizio Sacconi ha detto che, se si troverà laccordo, si potrà «aprire una nuova stagione».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.