Urna, urna delle nostre brame, lo fai uno scherzo a tutto il reame? Perché non ci ammolli un bel Inter-Real Madrid, così saranno tutti contenti: la cabala che chiama, Moratti profeta (anche se ieri sera ha fatto le corna: «Speriamo non ci tocchi...»), Ancelotti che evita incroci troppo pericolosi per la sua credibilità, gli imperversanti esaltatori dell’epica calcistica e i tonitruanti dispensatori di facili posti nella storia pallonara: Mourinho in quella del Real, Leo in quella dell’Inter. Così saremo certi che almeno uno dei due resterà solo sulla soglia... della storia. Mentre nel pallone c’è posto per tutti. E per la Champions c’è sempre possibilità di riprovarci.
Inter-Real sarebbe lo scherzo più divertente (soprattutto per spettatori neutrali) che oggi ci potrebbe recapitare l’urna di Nyon. Un sorteggio SpecialOne per stabilire chi davvero lo sia. Vista con la statistica, un favore alla gente nerazzurra che vanta ancora una vittoria in più negli scontri diretti, mentre il pollice volge verso il basso con Manchester United e Barcellona. Vista con l’occhio di Mourinho, un colpo al cuore. Mou martedì sera non ha fatto mancare l’immediato sostegno e gli inevitabili complimenti ai suoi amici di Milano. Ed anzi ha raccontato cosa ha scritto sui frenetici messaggini: «Se ci troveremo di fronte a Wembley, ci sembrerà di stare su una panchina sola. Se ci troveremo prima, sarà un problema: perché uno solo potrà arrivare a Wembley». Scontato che poi debba essere lui. Ed allora di fronte a questa tragica eventualità (la seconda ovviamente) Mourinho ha mostrato per l’ennesima volta il cuor riconoscente nei confronti dell’Inter. E oggi a mezzogiorno toccherà tutti i suoi amuleti. «Psicologicamente sarebbe una partita non facile, per me. Mi è già successo contro il Chelsea, affrontando i miei ragazzi, la mia gente». Anche Mou è umano. E l’Inter potrebbe mettere insieme Milito e Eto’o: brutto affare per la difesa Real, ma pure per quella del Barcellona.
Stavolta il gioco delle urne è appassionante, da brivido. Nessuna testa di serie, possibili i derby, tabellone tennistico. Calcio rappresentato secondo le logiche del ranking Uefa: gli inglesi con tre squadre, gli spagnoli con le loro due regine, poi Germania, Italia e l’ottava incomoda ovvero lo Shakhtar, nazionalità Ucraina che nel ranking è posizionata, appunto, all’ottavo posto ma dietro Francia, Portogallo e Russia. In panchina siede Lucescu e Guardiola deve aver visto le partite contro la Roma se ha già fatto sapere che, tra tutte, preferirebbe evitare proprio gli ucraini. Ad ognuno le sue speranze. Probabile che l’Inter punti sullo Schalke (10° nel campionato tedesco) che, molto italianamente, si è appena sbarazzato del suo allenatore, Felix Magath. E da ieri ha in panchina Rangnick. Ma anche un revival con il Tottenham potrebbe essere da sogni ad occhi aperti. Meglio evitare le altre inglesi.
Barcellona e Real probabilmente si troveranno d’accordo sull’idea di Cristiano Ronaldo: per il momento evitarsi. Tra campionato, coppa del Re e Champions le squadre corrono il rischio di incrociarsi quattro volte in un mese, un po’ troppo per qualunque buon palato. Uno scontro così raffinato e suggestivo, andrebbe meglio distillato nel tempo. Fra l’altro il Real continua a tenersi sulle ginocchia il caso Kakà: il medico brasiliano del San Paolo gli ha consigliato di operarsi, avendo visto nelle sue radiografie una lesione ai legamenti.
Questa volta Mourinho vuole evitare l’Inter
Dal sorteggio può uscire lo scontro tra i nerazzurri, rilanciati da Leonardo, e il portoghese. Moratti: "Spero di no". A Madrid temono anche di incontrare il Barcellona quattro volte in un mese. E potrebbero restare senza Kakà
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