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Il questore: «Ecco a chi vanno chiesti i danni»

Il questore: «Ecco a chi vanno chiesti i danni»

L'operazione è stata colta con soddisfazione nel palazzo di via Diaz. Due mesi dopo quei fatti, con la collaborazione della magistratura sono scattati nuovi provvedimenti che Salvatore Presenti, questore di Genova, definisce un segnale forte nei confronti dei cittadini e non solo.
«È un messaggio al mondo della tifoseria, vogliamo che le società di calcio, gli steward, tutti coloro che hanno a cuore il calcio, lavorino con noi per trasformare il tutto come successo in Scozia-Italia, una festa. Per quei 100-200 cani sciolti che hanno provocato gli scontri la mano è, e sarà pesante».
A questo proposito, state preparando altri provvedimenti?
«Sì sono pronti una trentina di Daspo con obbligo di firma in modo che questi non si avvicinino più ad uno stadio».
Ma la novità importante per la cittadinanza che con i suoi filmati ha consentito l'identificazione degli ultrà violenti è la possibilità di richiedere un risarcimento danni?
«Certo, coloro che hanno subito danni si possono costituire parte civile nei confronti di coloro dei quali verrà verificata una responsabilità come autori dei danneggiamenti».
La tifoseria chiede più dialogo con voi, con le istituzioni?
«A Genova c'è una situazione buona, il dialogo fino dal '90 quando si è creata la cooperativa dei tifosi non si è mai interrotto continuerà sempre nel senso propositivo».


Ma il fatto che ci siano più frange nelle due tifoserie non rende tutto più difficile?
«Sì è vero, ci sono i cani sciolti, sappiamo chi sono e devono darsi una regolata. Una partita di calcio non può trasformarsi in occasione di scontro».

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