Il questore di Milano non sa quanto ci costano i reati «minori»

Ho sentito le dichiarazioni in Tv del Questore di Milano: «L’insicurezza è più una percezione che un fatto oggettivo della situazione milanese». Ora, se il Questore intende con questo che è basso il rischio di morire ammazzati sono d’accordo, ma se intende un vivere «normale» siamo lontani e voglio dare testimonianza di quanto successo nelle ultime due settimane in famiglia. Venerdì 4 maggio ore 17.50 a mia moglie viene rubata dall’auto la borsetta. Era nel parcheggio dell’Esselunga di via Rubattino, è salita in auto, appoggiata la borsetta sul sedile anteriore, porte chiuse, è stata affiancata da un’auto con due immigrati che le hanno chiesto un’informazione, è scesa per darla e un complice le ha rubato la borsa dal lato destro. Risultato: patente, carta d’identità, carte di credito varie, 200 euro e chiavi di casa rubate. Prima del blocco delle carte hanno prelevato 750 euro e speso 1.300 euro. Sabato 12 maggio un immigrato mi ha affiancato la macchina con uno scooter, informandomi che avevo la ruota posteriore a terra (viale Romagna). Memore di una brutta esperienza in viale Tunisia, ho chiamato subito l’Aci e ho notato l’extracomunitario girare attorno. Hanno trovato un foro laterale (strano) sulla ruota posteriore, totale intervento 322 euro. In totale 2.700 euro per un furto e uno tentato.

Il primo furto l’ho denunciato, il secondo non ho perso nemmeno tempo. Spero che il Questore possa dedicare maggiori risorse alle indagini e a questi reati «minori», che da un giro di contatti con amici paiono essere diventati la quotidianità.

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